Fabrizio Lucchesi

Fabrizio Lucchesi, ex direttore generale della Roma, è intervenuto ai microfoni di Teleradiostereo per parlare del momento della formazione giallorossa:

Che impressione ha sul momento della Roma?
“La Roma non è da primi 2-3 posti come valori, è una squadra che probabilmente ha qualche problemino interno. Di Francesco ha tirato fuori il 100%, ora sono al 90% e hanno fatto un punto in 3 partite. La Roma ha i punti che si merita e il gap con Napoli e Juve è ancora importante. Se la potrà giocare per il terzo posto con l’Inter, ma la vedo dura se non arriveranno giocatori di qualità”.

Lei conosce Di Francesco, avendolo avuto come allenatore ai tempi del Pescara: come reagisce in questi casi?
“Di Francesco è un ottimo ragazzo, è una persona che viene dal nulla e che si è fatto da solo, è uno pronto e non si perde nelle difficoltà. Il problema non è l’allenatore, potrà sbagliare una formazione o un cambio ma non mi aspetto che perda la bussola. Sul provvedimento su Nainggolan ho letto la volontà della società di fare quadrato, coscienti del fatto che sono in difficoltà, probabilmente qualche scricchiolio interno c’è. Se è vero il mio assunto che la Roma ha già dato il 100%, questo tipo di discorso sarebbe plausibile.”

Serve un grande dirigente?
“Si sa cosa vuol dire avere dei punti di riferimento, anche il grande campione ha bisogno di un confronto. Eusebio garantisce tutto questo, ma non conosco la vita societaria della Roma. Mi parlano bene di Monchi ma non lo conosco, non so con chi interagisce Di Francesco.”

Molto spesso la Roma inizia bene e poi crolla, perchè succede con questa costanza a prescindere da giocatori e dirigenti che cambiano?
“Le do due risposte, due cose sono alla base di questo ragionamento: è la società a dover trainare la squadra, non il contrario. Se non c’è la società non c’è la squadra, è matematico. E poi si dice che a Roma è difficile fare calcio, che è qualcosa di esagerato… Certamente è una città complessa, ma qui tutti vogliono bene alla squadra, i tifosi danno tanto ed è normale che chiedano qualcosa in cambio. Se non sei un giocatore in grado di indossare una maglia che comporta queste responsabilità, ma che c***o di giocatore sei??? Se sei cosi, non sei un giocatore da Roma. Un dirigente sportivo deve tenere conto di queste cose. Ho avuto la fortuna di lavorare in squadre grandi e piccole. Quando si lavora in piccole squadre basta prenderne uno bravo, quando sei a dirigere grandi squadre servono giocatori di spessore, quelli che fanno vincere le partite, cosa che i giocatori normali non garantiscono. Ecco perchè, se si ha la società, la squadra può uscire fuori. Non viceversa.”

Ha parlato di mercato e di giocatori di qualità, vedendo questa Roma di cosa avrebbe bisogno per migliorare?
“Non rispondo, non mi piace fare nomi e cognomi ma sottolineo un concetto: la Roma per migliorare ha bisogno di campioni, non di mezzi giocatori. Come aveva detto Monchi, sono passati 250 giocatori in 16 anni, il caso vuole proprio dalla fine del mio mandato. Una media di 10 giocatori all’anno che vanno e vengono, così non si costruisce nulla, non ci si mette nemmeno d’accordo per andare in vacanza… Servono meno giocatori e gente di qualità per ambire ai traguardi che la Roma merita”.

FOTO: Credit by Depositphotos.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LEGGI TUTTOCALCIOWEB.INFO

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨