Arrigo Sacchi

AS ROMA NEWS SACCHI RANIERI ITALIA – Il rifiuto di Claudio Ranieri alla panchina della Nazionale italiana continua a generare dibattito tra addetti ai lavori e tifosi. Dopo giorni di analisi e retroscena, è arrivata anche la voce di uno dei massimi protagonisti della storia del calcio italiano: Arrigo Sacchi. L’ex commissario tecnico dell’Italia, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha espresso una posizione chiara e senza mezzi termini: “Non conosco le motivazioni profonde, ma alla Nazionale non si può dire di no. È un dovere morale rispondere alla chiamata.”

Secondo Sacchi, allenare l’Italia rappresenta il culmine di una carriera, il punto più alto per chiunque abbia dedicato la propria vita al calcio: “È il massimo traguardo, non solo dal punto di vista professionale, ma anche dal punto di vista civico e dell’orgoglio nazionale.”

Parole che suonano come una reprimenda velata nei confronti di Ranieri, che ha scelto di restare alla Roma nel ruolo di senior advisor, rinunciando così alla possibilità di succedere all’esonerato Luciano Spalletti alla guida degli Azzurri. Una decisione maturata per motivi personali, affettivi e professionali, ma che non ha convinto del tutto Sacchi, il quale sottolinea l’importanza morale che la maglia azzurra comporta.

Nel prosieguo dell’intervista, Sacchi ha anche commentato i possibili nomi per la panchina dell’Italia, tra cui Fabio Cannavaro, Daniele De Rossi e Gennaro Gattuso: “Hanno il colore azzurro sulla pelle, ma fare il commissario tecnico dell’Italia è un mestiere molto complicato.”

L’ex tecnico del Milan ha voluto ricordare che il ruolo del CT va ben oltre il semplice compito di scegliere i giocatori: “Serve essere psicologo, leader, stratega. È un incarico pieno di responsabilità e pressioni, ma allo stesso tempo un onore senza eguali.”

Parole che rilanciano la riflessione su quanto sia pesante la maglia della Nazionale anche per chi è chiamato a guidarla dalla panchina, e che riaccendono il dibattito sul futuro del calcio azzurro in attesa di una nuova nomina ufficiale.



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