Roma, sfuma la cessione di Angeliño all’Al Hilal: Premier alla finestra ma offerte troppo basse

CALCIOMERCATO AS ROMA ANGELINO – La Roma incassa una brutta notizia sul fronte uscite. Nel pomeriggio di ieri è arrivata l’ufficialità del sì di Theo Hernandez all’Al Hilal, una decisione che ha bloccato automaticamente il trasferimento di Angeliño al club saudita, dove era stato individuato come prima alternativa dal tecnico Simone Inzaghi.

Un duro colpo per i giallorossi, che avevano ormai definito l’accordo con l’Al Hilal per la cessione dell’esterno spagnolo sulla base di 23 milioni di euro più 2 di bonus, cifra che avrebbe rappresentato una plusvalenza significativa e fondamentale in ottica bilancio. L’ok definitivo del terzino del Milan ha però spinto il club saudita a ritirarsi dalla corsa per Angeliño, lasciando la Roma con un altro nodo da sciogliere.

Il giocatore, rientrato dal prestito al Galatasaray, non rientra nei piani tecnici di Gian Piero Gasperini, che preferisce profili con caratteristiche differenti sulle corsie esterne. Per questo motivo resta tra i giocatori in uscita, anche se la sua permanenza a Trigoria potrebbe diventare forzata se non dovessero arrivare offerte adeguate.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, qualche timido interesse si è affacciato dalla Premier League, in particolare da Bournemouth e Crystal Palace, due club che avrebbero già effettuato un primo sondaggio. Tuttavia, le valutazioni economiche sono molto distanti da quelle saudite: le squadre inglesi non vanno oltre i 12 milioni di euro, una cifra considerata insufficiente dalla Roma, soprattutto alla luce dell’operazione sfumata con l’Al Hilal.

Ora, il ds Frederic Massara dovrà lavorare per trovare nuovi acquirenti o rivalutare la permanenza del calciatore, pur consapevole che il tempo stringe: entro il 30 giugno il club dovrà incassare almeno 15 milioni di euro in plusvalenze per rientrare nei parametri imposti dal Settlement Agreement con l’Uefa. Angeliño resta dunque una pedina chiave nel puzzle del mercato romanista, ma servono proposte concrete e all’altezza.