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Etere giallorossa

ETERE GIALLOROSSA, Pruzzo: “Spero che Mourinho continui con la Roma, finora ha fatto benissimo”

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AS ROMA RADIO NEWS – Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!

Gianluca Lengua (Radio Radio 104.5): “Un allenatore come Mourinho non può rimanere in scadenza per diversi motivi. I giocatori potrebbero approfittarsene. Se la Roma non arriverà in Champions saranno dolori perché sarà complicato fare mercato e servirà qualche cessione. Questa squadra può puntare al quarto posto, ma non di più. La Roma è sotto scacco della Uefa per il FFP. Senza Champions sarà un fallimento di tutti, ma non si può dire adesso”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “La Roma tra un mese saprà il suo destino. Molto dipenderà dal cammino in Europa. Se dovesse finire male la stagione Mourinho cosa pretende? La squadra sta facendo male in campionato e bene in Europa. Ci sono molti punti interrogativi per il futuro dei giallorossi”.  

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Se la società non vuole incontrare Mourinho è perché hanno paura che una fuga di notizie possa turbare la squadra. Questo è un campanello d’allarme. Lukaku è un rischio che mi prenderei. La Roma ha bisogno di vendere e la cessione di Abraham è probabile”.

Ugo Trani (Centro Suono Sport 101.5): “Friedkin si è allontanato dalla squadra da diversi mesi, ma non per disinteresse. Il discorso di Mourinho va programmato subito. È questo il momento e non si può aspettare giugno. Si può cambiare allenatore ma se devi rinforzare la squadra devi farlo adesso e non a giugno. Lukaku se lo dai a un grande allenatore può farlo tornare in forma. Tra lui e Firmino prendo il primo perché è uno che si carica la squadra e fa tanti gol. L’aspetto fisico è determinante ed è il giocatore ideale per Mourinho. Lo potresti prendere a cifre agevolate. Abraham ha perso il posto in nazionale, non è stato convocato nonostante diverse assenze”.

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Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Pellegrini non ha ancora sviluppato una personalità tale da sentirsi alla pari di giocatori come Dzeko e Dybala. Lui ha limiti di struttura fisica, gli manca qualche chilo e un po’ di forza. Dybala anche non li ha, ma ha piedi che non ha Pellegrini e forse non ha nessun altro in Serie A. Pellegrini è un numero 8 che si è trasformato in numero 10. Dybala invece è un numero 10. Sono due categorie diverse, ma non è una critica a Pellegrini. Le categorie ci sono in questo sport. Il procuratore è stato bravo, perché Lorenzo è pagato come un giocatore di categoria superiore. Io spero che la Roma un giorno possa permettersi di offrire solo i soldi che un determinato giocatore merita, che quel giocatore magari ti dica di no e tu gli possa rispondere ‘allora arrivederci’. Tipo Milan-Donnarumma o come il Napoli ha fatto tante volte. Quando avrà quella forza, allora la Roma sarà cresciuta”. 

Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Mancini ha detto che questo Retegui è il nuovo Batistuta, ma se davvero fosse così la Roma dovrebbe correre a prenderlo. Smalling non firma? Io vorrei ricordare a tutti che Pinto disse che era una bugia al 100% che Mkhitaryan stesse parlando con l’Inter, testuale. E poi ora Mkhitaryan gioca con la Roma virtualmente, nel metaverso… Gualtieri invece di preoccuparsi della gente che muore negli ospedali è sempre pronto a parlare dello stadio. Appena dici quella parola lui è pronto a intervenire ovunque, roba che sarebbe da fargli una manifestazione in 100mila sotto il Campidoglio”.

Francesca Ferrazza (Centro Suono Sport 101.5): “Non so cosa ha fatto la Roma a Cassano, perchè c’è sempre questa acredine, questa cattiveria. Lui dice delle stupidaggini, delle falsità. Resto basita, fino a qualche anno fa non ci avrei mai creduto che potesse dire cose del genere. Lui che in campo impazziva e che la Roma stessa lo ha sempre stra-protetto fino a quando è stato possibile. Lui fa parte di quel coro di persone che, o perchè sono legate a vecchi allenatori della Roma o a vecchie proprietà, quando parlano di Mourinho si trasfigurano. Se avessimo in panchina uno che sta facendo un disastro, io andrei in trincea. Ma qui c’è un allenatore che ti ha riportato un trofeo europeo dopo 61 anni e che sta cercando di riportare la Roma a certi livelli”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Io spero che Mourinho continui per tanti anni con la Roma, sarebbe meglio così. Ma le cose, però, non vanno fatte per forza, se non ci sono le condizioni si guarda in giro, ci sono tanti allenatori. Mourinho fino ad ora ha fatto benissimo sotto tanti aspetti, trofei, ambiente, gruppo”.

Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Smalling come Mkhitaryan? Già mesi fa vi dicevo che il solito albatros milanese mi sussurrava che era già dell’Inter. I nerazzurri gli hanno già abbondantemente promesso le cifre che lui chiede e che la Roma non vuole dargli. Ed è un errore grave dei giallorossi. Quando non c’è Smalling, è un’altra squadra. Ma l’accordo con l’Inter è stato già fatto, non nero su bianco, ma sulla parola”.

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Mario Mattioli (Radio Radio 104.5): “Il fatto che i Friedkin non chiamano Mourinho vuol dire che o sono già d’accordo per continuare il prossimo anno o che va via, perché una stagione non si prepara da giugno, diventa troppo tardi”.

Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “Mourinho dal 2013 ha fatto spendere 740 milioni ai club, con due esoneri e tre coppe. Nonostante questo c’è una propaganda che dice che lui è cercato e ricercato dai grandi club. Lui parla bene il francese, la Ligue 1 e la Bundesliga sono gli unici campionati che non ha frequentato. In Germania non ci pensano neanche, in Francia forse sono gli unici a poter abboccare. A meno che non scelga di andare nel Portogallo”.

Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Le tante voci su Mourinho? La Roma credo fosse preparata. Lui quando vuole cambiare utilizza anche queste situazioni, avvalendosi del suo peso mediatico. Tutti lo vogliono, ma in realtà a Madrid hanno fatto sapere che non lo prendono, a Parigi parlano di tutti e di Mou parlano più che altro in Portogallo. Quando è venuto alla Roma è perché l’offerta gli è arrivata solo dalla Roma”. FOTO: Credit by Depositphotos.com

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ETERE GIALLOROSSA, Felici: “Il silenzio della società e la sparizione di Pinto non fanno onore alla piazza romana”

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AS ROMA RADIO NEWS – Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!

Franco Melli (Radio Radio 104.5): “La Roma sta giocando con i resti della sua rosa. Ha giocato con squadre che hanno un organico più attrezzato. Intorno a Mourinho ci sono i contraccolpi del fanatismo. Mourinho visto in questa maniera fa tenerezza. Approfittando dei 40 anni del secondo scudetto rimpiango i tempi di Liedholm”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “Da tre mesi non si parla della Roma, ma solo se Mourinho resta. Si parla del non gioco di Allegri e che la classifica del Milan e dell’Inter è deficitaria. Però non sento nessuno parlare della classifica dei giallorossi e di come gioca la sua squadra”.

Ugo Trani (Centro Suono Sport 101.5): “Perché Pinto non parla più? Secondo la mia lettura, è un’idea dei Friekdin perché qualsiasi cosa direbbe andrebbe contro Mourinho. In questo momento la Roma va difesa e di conseguenza anche l’allenatore e questa responsabilità non vogliono prendersela. Il silenzio è dannoso soprattutto per la squadra. La Roma ha inficiato i risultati delle ultime 4 partite con errori individuali che si sono moltiplicati nel momento chiave della stagione in cui la squadra si è trovata in piena emergenza con assenze pesanti”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “La situazione di Mourinho mi mette una certa tristezza. Il silenzio della società e la sparizione di Pinto non fanno onore alla piazza romana. La società deve comportarsi diversamente. Il fatto che Pinto non parli si inserisce nel silenzio tombale della dirigenza e Mourinho si è rotto le scatole. Contro l’Inter ho visto cose buone e cattive. Le prime sono dal punto di vista del collettivo, le seconde provengono dagli errori individuali. Nei momenti topici della partita, non ci possono essere certi errori, a maggior ragione in semifinale”.

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Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Negli scontri diretti hai perso a causa di errori individuali non indifferenti e per alcune decisioni arbitrali, oltre che per gli infortuni. Pinto giovedì parlerà, la Roma è in una semifinale europea nonostante lui. La Roma è stanca, ma in questo genere di partite si trova un supplemento di energie che viene dall’atmosfera. Dybala giocherà penso dal primo minuto e in campionato non lo vedrei più, Wjinaldum non ha fatto il rodaggio e penso che entrerà a partita in corso. Gli altri non li recuperi, molti rientrerebbero in caso di finale, non prima”.

Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Tutti dicono che con l’Inter non c’è stata partita, ma io non sono d’accordo. Al momento di massimo sforzo, quando la squadra poteva pareggiare, c’è stato lo sbaglio del solito Ibanez. Spero che il suo futuro sia altrove, ci è costato almeno 12 punti quest’anno. Io spero che sia proprio finita con questo ragazzo. La squadra ce l’ha messa tutta. Mourinho si è affezionato a questo pubblico, quando gli allenatori vanno sotto la curva si vede se sono veri o no, e il suo gesto è stato assolutamente vero”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Voglio ringraziare la Roma e tutta la famiglia. È stato emozionante tornare sul campo sabato per le celebrazioni, la tifoseria è unica. Mourinho è al centro di tutto, è il riferimento per una serie di giocatori che sono contenti di averlo come allenatore e sono con lui in tutto e per tutto. Per quanto riguarda il futuro, non trapela nulla, bisognerà aspettare una quindicina di giorni per avere le idee un po’ più chiare. L’assenza di Smalling è devastante, la Roma senza di lui non è la stessa, anche dal punto di vista degli scontri aerei è fondamentale“.

Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Ciò che vuole la piazza è chiara, anche quando perde, è con lui. Mourinho è un istrione, ma sul piano della realtà non ti so dire se resterà o andrà via, credo sia tutto legato ai risultati. In campionato non è facile, 3 punti dal Milan non sono pochi, soprattutto se la Juve rimane dentro. Però c’è l’Europa League e credo che qui si focalizzeranno tutte le energie. Ibanez è inaffidabile. Smalling ti dà una sicurezza che lui e Mancini non riescono a garantirti“.

Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “Mourinho è un istrione. Il testo della canzone di Aznavour, che parla di teatralità e genialità, è perfetto. Credo che lui, in quanto grande professionista, sappia esattamente cosa fare il prossimo anno. Contro l’Inter l’unica cosa che poteva fare la Roma era prendere un gol in meno, l’assenza di Smalling è pesantissima, più di quella di Abraham e Dybala, che Mourinho ha deciso di risparmiare in vista di giovedì”.

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Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Non so se siamo ai titoli di coda tra Mourinho e la Roma. È un allenatore che, nel pacchetto completo, ha vantaggi e svantaggi. Dal punto di vista del coinvolgimento è unico, ma devi considerare anche gli attacchi alla società e alla proprietà. Se si vuole andare avanti insieme, bisogna farlo con chiarezza. La partita tra Roma e Inter aveva il risultato segnato, viste le condizioni delle due squadre, anche guardando la panchina. La Roma ha preso gol alla prima disattenzione e contro una squadra che, al momento, è più forte e che sta facendo valere il peso del suo organico, tra i più ricchi della Serie A”. FOTO: Credit by Depositphotos.com

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ETERE GIALLOROSSA, Ferrazza: “Mourinho è da solo. Fossi un allenatore non vorrei essere il suo successore”

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AS ROMA RADIO NEWS – Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!

Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “Ho la sensazione che Mourinho sia un po’ più lontano da Roma. È una partita a scacchi. C’è un po’ di esagerazione verso i Friedkin che devono prendere una decisione che non possono prendere al momento. Non sono in condizione di far firmare il rinnovo a Mourinho perchè anche i programmi sono legati a quello che farà la Roma quest’anno. Se vince l’Europa League sarà un trionfo, ma se non dovesse succedere anche sul mercato ci saranno  meno possibilità. La pressione che mette Mou è un po’ fuori tempo”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “Mourinho non deve avere fretta premendo sulla società in un momento in cui il futuro non è chiaro. Questo determina l’impossibilità di programmare le prossime stagioni. Non può pretendere”.

Ugo Trani (Centro Suono Sport 101.5): “Sarri dopo Lazio-Torino ha criticato duramente l’arbitro, ma nessuno ha detto nulla. Mourinho dà fastidio e sta salutando tutti quanti. A Monza credo che non avesse il microfono, ma spero di sì. Se gli dicono che non può farlo fa bene a metterlo. Stanno attaccando Mourinho su tutti i fronti e si dicono cose fuori dal mondo. Con l’Inter non firmo per il pareggio”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Mourinho ha la squadra e la tifoseria tutta dalla sua parte, questa settimana che verrà forse è la più importante degli ultimi due anni levando Tirana. Per domani io firmerei molto volentieri per il pareggio, dico questo perché per me la partita che conta è quella di giovedì”.

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Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “In difesa preferirei vedere più una linea a quattro con Mancini e Ibanez centrali lasciando Cristante a centrocampo. Non firmerei per il pareggio per il semplice motivo che non servirebbe a nessuno”.

Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Se domani per un caso la Roma dovesse battere l’Inter nonostante tutte le assenze fate firmare di corsa Mourinho, perché significherebbe che questo è veramente un fenomeno. E’ imbarazzante come un allenatore come lui in questo momento sia solo come Zeman ai tempi di Pallotta e Baldini”.

Francesca Ferrazza (Centro Suono Sport 101.5): “Mourinho è completamente solo nelle sue battaglie. Questa mattina si fanno i nomi di altri allenatori, ed è normale, anche se penso che il peso dell’eredità di Mourinho sia ingombrante per tutti. Fossi un allenatore, non vorrei mai essere il suo successore”.

Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “La Roma con tutti i guai che ha è sfavoritissima contro l’Inter, che invece va col vento in poppa. La Lazio invece va a Milano addirittura da favorita, col Milan che sembra ormai concentrata solo sulla Champions. Anche un pareggio a Milano spianerebbe la strada a Sarri”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “La Juve mi sembra nella condizione di battagliare, anche se la testa potrebbe essere alla coppa. Partita però interessante, perchè l’Atalanta è tornata: se ricominciano a segnare Zapata e Muriel diventa dura per le altre. Mourinho? Su suo futuro può ancora succedere di tutto. Io spero che lui possa restare almeno altri due o tre anni”.

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Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Non so quale fosse il messaggio di Mourinho, ma era di sicuro brutto e inappropriato. E’ incredibile come la nuova proprietà in tre anni non abbia mai lasciato un’intervista: questo non è normale. La voce del padrone è molto più importante rispetto a quelle sotto”.

Mario Mattioli (Radio Radio 104.5): “A mio avviso Mourinho ha creato una spaccatura che in altre società sarebbe insanabile. Ma quando un allenatore dice che la società non sa come difendersi e aggiunge che non lo vuole nemmeno fare, getta ombre imbarazzanti sulla gestione della società”. FOTO: Credit by Depositphotos.com

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ETERE GIALLOROSSA, Corsi: “Sembra che Mourinho combatta da solo senza che la società lo supporti”

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Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “Quest’anno Mourinho ha litigato con tutti gli arbitri. Ho la sensazione che Mourinho sia lontano dalla Roma, altrimenti non si dicono certe cose sulla società”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “Ieri Chiffi non è stato il massimo, 11 ammonizioni in una partita morta come quella dimostrano una cattiva gestione della partita. Le parole di Mourinho danneggiano la Roma in un momento in cui la squadra è decimata, il suo comportamento nei confronti della società è inaccettabile”.

Roberto Maida (Radio Radio 104.5): “Mourinho sta forzando la mano. Sta cercando di capire cosa può fare questa proprietà e cosa può fare lui. La cosa certa è che dietro non ha nessuna squadra. Quando ha detto ‘resterò con i giocatori fino alla fine della stagione’, mi è sembrato quasi un addio”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Le parole di Mourinho mi danno l’idea dell’ultimatum. Ho l’impressione che si sia rotto le scatole, a Roma starà benissimo ma costringere uno del calibro di Mourinho a lavorare come sta facendo in questi giorni diventa mortificante”.

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Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Sono convintissimo che Mourinho voglia restare alla Roma almeno un altro anno ma non vuole sentirsi sopportato, penso addirittura che rinnoverebbe se gli venisse proposto. Ma ho la sensazione che se riuscirà a portare un altro trofeo a Roma, a quel punto saluterà”.

Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Sono d’accordo con Mourinho anche sul fatto che la società non ha la voglia ne di imporsi ne di fare la “guerra”, sembra che Mourinho combatta da solo senza una società che lo supporti. La Roma non può prescindere da Mourinho per il futuro, i motivi sono semplici, voglia di vincere e far rendere al massimo i giocatori che ha”.

Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “La cosa più grave di quelle che ha detto Mourinho riguarda il microfono portato in campo, è violazione della privacy”.

Sandro Sabatini (Radio Radio 104.5): “Mourinho non è nuovo a certe dichiarazioni, scagliarsi in questo modo contro Chiffi mi sembra veramente grave. Sono parole che nessun allenatore dovrebbe dire, non sono sopportabili per il calcio italiano. Considerati gli infortuni, il portoghese sta tirando fuori il massimo dalla rosa della Roma”.

Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “Ieri il Monza è stato superiore alla Roma per idee di gioco. Le dichiarazioni di Mourinho nel post partita fanno parte della sua strategia”.

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