Etere giallorossa
ETERE GIALLOROSSA, Felici: “La scadenza del 30 giugno è un obiettivo difficile, se Massara ce la fa è un fenomeno”

AS ROMA RADIO NEWS – Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!
Ugo Trani (Teleradiostereo 92.7 – Te la do io Tokyo): “La questione della scadenza del 30 giugno la dovevi risolvere prima, ha fatto un altro casino Ghisolfi. Fossero stati 2 milioni avresti pagato la multa, invece si parla di 10-20 milioni. E’ una corsa contro il tempo. Vogliono salvare Svilar. Se saldi sei salvo, se ti avvicini alla cifra prendi una multa ma se non ci riesci ti levano le coppe… e sei recidivo. Una volta saldato tutto sei abbastanza libero nello spendere, dipende dai ricavi. Se azzeri secondo me riesci a fare il mercato tra i 60 e gli 80 milioni. Sono molto preoccupato per il centravanti, più del FPF: la Roma deve cambiare. Vlahovic non sarebbe da buttare, anzi, ma ha un ingaggio alto. Dovresti prendere un giocatore da 50 milioni, ad esempio pagando la clausola per Kean”.
Antonio Felici (Teleradiostereo 92.7 – Te la do io Tokyo): “La scadenza del 30 giugno è un obiettivo molto difficile, se Massara ce la fa è un fenomeno. E’ arrivato a giugno inoltrato e se in due settimane dovesse riuscisse a fare queste operazioni in uscita… tutti sanno che la Roma è in difficoltà con la plusvalenza e provano ad abbassare il prezzo. In questi anni Massara è diventato più bravo di prima, di contatti ne ha quanti ne vuoi ed è perfettamente in condizione di far un buon lavoro. Le circostanze, però, sono complicate e contro di lui. Bernabé mi piace, se riesci a prenderlo a una quindicina di milioni è una cosa equilibrata. Il Parma chiaramente vorrà monetizzare”.
Mario Corsi (Teleradiostereo 92.7 – Te la do io Tokyo): “Oggi viene smentito che il sindaco Gualtieri abbia fatto alcun commento sui ritardi della Roma per lo stadio a Pietralata, ma ieri ho letto dei virgolettati in cui parlava di “stop and go” da parte del club, non sono mica matto. Ecco perchè il Corriere dello Sport non scrive niente oggi, si vede che ieri il Campidoglio s’è dato da fare, perchè la Roma ha sentito questa cosa e non le è piaciuta e probabilmente ha fatto pressioni. Però la verità è quello che dice Gualtieri: il sindaco gli dà tutto, però poi per il resto ci vogliono i soldi. Qua parliamo di un 1,2 miliardi…”.
Lorenzo Pes (Teleradiostereo 92.7): “Kessié è stato proposto, ma per la Roma al momento non è una priorità ed ha un ingaggio importante. Gasperini vuole prendersi il tempo per valutare alcuni giocatori come Kumbulla. La Roma dovrà avere almeno 5 centrali. Il club è ancora lontano dall’obiettivo plusvalenze e non si risolve tutto pagando una multa”.
Alessio Nardo (Teleradiostereo 92.7): “Shomurodov si è assolutamente rivalutato con Ranieri, e visto che ha quasi 30 anni devi cercare di cedere e monetizzare il più possibile. Se la Cremonese lo vuole in prestito al 30 agosto, beh allora si attacca. Deve essere bravo Massara a fare il massimo con un un calciatore che negli ultimi due mesi è stato un titolare della Roma”.
Gianni Visnadi (Radio Radio Mattin 104.5): “Penso che alla fine Angelino andrà via. Ci sono varie opportunità dall’Arabia. Su Kessie ho molte perplessità: abbiamo un ricordo che è l’ultimo anno al Milan, ma è ancora giovane. Gasperini è stato importante ma nemmeno così tanto, hanno fatto una sola stagione insieme. Potrebbe essere una mossa del suo agente, che è molto scaltro… Bisogna capire quanto sarebbe onerosa per la Roma, ma dal punto di vista tecnico non mi fa impazzire”.
Stefano Carina (Radio Radio Mattino 104.5): “Nella Roma non esistono incedibili, compreso Svilar. Da quello che so, però, recentemente Massara ha chiamato il portiere per tranquillizzarlo sul rinnovo. Il mancato trasferimento di Angelino all’Al Hilal sposta tantissimo, a maggior ragione ora che gli altri club sanno che devi venderlo. Penso che in questi cinque giorni la Roma farà qualcosa. Se poi questa soglia dei 15 milioni di plusvalenze non si raggiunge, amen. Con la Uefa il discorso è più ampio, non vorrei che romanzassimo troppo questa situazione. Con Ndicka puoi fare una plusvalenza e mettere dentro un altro giocatore. Io tra l’altro vorrei vedere se Ndicka va al Marsiglia, ma questo è un altro discorso”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino 104.5): “Non è una sorpresa che la Roma abbia ottimi portieri, è una tradizione. Svilar ha fatto benissimo, e pochi si aspettavano un rendimento così alto. Intanto te lo tieni stretto. Poi, se dovesse arrivare un’offerta importante, ci penserai. Ma per ora fanno bene a bloccare la situazione”.
Nando Orsi (Radio Radio Mattino 104.5): “Kessié è un giocatore più offensivo, mentre Koné è un vero intenditore di gioco. Koné ha fatto bene in Italia, mentre Kessié ha avuto un percorso diverso. Per quanto riguarda Svilar, ha superato le aspettative: la Roma probabilmente non pensava fosse così forte. Hanno fatto bene a blindarlo. Se prendi un allenatore come Gasperini, devi anche fornirgli 5-6 giocatori di alto livello: se sono forti, lo sono a prescindere dal contesto. Quindi sì, è giusto tenersi stretto Svilar”.
Marco Valerio Rossomando (Radio Manà Manà Sport 90.9): “In questo momento la Roma ha pochi giocatori da vendere. Chi c’è oltre a Ndicka, Koné e Svilar? Alcuni giocatori sono importanti e funzionali, come Mancini e Cristante, ma quante offerte sono arrivate? Alla fine tre giocatori per fare calciomercato sono pochi. È evidente che devi migliorare qualcosa, bisogna lavorare con i giovani. La cosa che forse infastidisce a Trigoria è il fatto di dover cedere Ndicka a prezzo di saldo. Se ti trovi con l’acqua alla gola, rischi di perdere il giocatore a 20 milioni. E questo veramente dispiace”.
Gabriele Conflitti (Radio Manà Manà Sport 90.9): “Scambio Ndicka-Koné? Purtroppo non possiamo trovare una logica se non consideriamo la parte economica. Chiaramente non avrebbe senso vendere Ndicka, al netto del valore del giocatore che comunque non è insostituibile. Però bisogna considerare il fatto che entro il 30 giugno ci sono queste regole. Purtroppo la Roma ha questo tipo di controllo da parte della Uefa perché non ha rispettato le regole prima, e adesso paghi le conseguenze di non aver creato valore negli ultimi anni”.
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