AS ROMA NEWS CAPRILE SVILAR – Elia Caprile, portiere di proprietà del Napoli, ha parlato ai microfoni di Cronache di Spogliatoio del ruolo del portiere oggi, definendo Mile Svilar come l’esempio perfetto. Queste le sue dichiarazioni:
“Il portiere di oggi è Svilar. Tu guardi una sua partita 90 minuti, e tu vedi il portiere moderno, in tutto e per tutto. La presenza sui cross, proprio la presenza. Se guardi una partita della Roma, mi è capitato anche in campo col Cagliari, non hai la sensazione che stai per fare gol. Vedi Svilar importa di là e dici ‘è un buon momento, però prima di fare gol a questo c’è ne vuole’. Anche magari a livello comunicativo in campo. Tu lo vedi, lui vive proprio la partita per 95 minuti. È una cosa che secondo me il portiere moderno deve avere”.
Parli di concentrazione?
“Sì, devi essere nella partita, devi muovere con la palla, devi giocare alto, perché poi Svilar, come qualsiasi portiere che gioca così alto, non prende magari troppi tiri, perché riesce prima a sventare l’azione, con un’uscita con le mani, con un’uscita con i piedi, oppure perché dice al difensore, ‘guarda c’è l’uomo a destra, c’è l’uomo a sinistra’. Quindi diciamo che ti previene il problema”.
Tu hai lavorato con Nicola a Cagliari e ad Empoli e ti chiedeva questo?
“Lui è arrivato, mi ha chiamato nello stanzino io e Vincenzo Sicignano, che ora è a Bologna, era il mister dei portieri. Mi ha detto: ‘Guarda, tu giochi, non ti preoccupare. Voglio un portiere che esce, ti voglio vedere spavaldo’. Infatti è stato anche il primo che sulle rimesse laterali mi ha detto di mettermi in mezzo all’area. Sono state cose che ho fatto anche a San Siro, per esempio, contro l’Inter quest’anno, con il Cagliari”.
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