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Camplone: “Gasperini ha rivoluzionato il calcio. Massara? Il Milan si starà mangiando le mani”

AS ROMA NEWS CAMPLONE GASPERINI – Andrea Camplone, ex compagno di squadra di Gian Piero Gasperini e di Ricky Massara ai tempi del Pescara, è intervenuto ai microfoni di Teleradiostereo 92.7. Queste le sue dichiarazioni:
Che momento fu quello del Pescara anni ’80 e ’90?
“In quegli anni il Pescara veniva da un periodo brutto, dal calcio scommesse. Galeone fu la fortuna di noi ragazzini, anche se in quella squadra c’erano Gian Piero, Bergodi, Acerbis… Da lì partì la favola Pescara che conosciamo bene. A livello tattico, il mister portò pressioni, accelerazioni, propose un calcio innovativo”.
Durante la sua carriera, Gasperini ha cambiato i suoi principi di gioco?
“Gian Piero ha rivoluzionato il calcio, adesso in giro ci sono i suoi tanti seguaci. Molte novità le ha introdotte lui, ha rispolverato il calcio a uomo di 50 anni, migliorandolo e rendendolo maggiormente efficace. Negli ultimi campionati soltanto l’Atalanta di Gasperini e l’Inter di Inzaghi hanno creato qualcosa di nuovo”.
Da una parte Gasperini in panchina, dall’altra Massara, ritenuto da tutti uno straordinario scout.
“Frederic è un numero uno. Abbiamo fatto due corsi a Coverciano, mi ha fatto da secondo al Pescara e al Martina Franca, era già preparato a quei tempi: pensate, mentre era un mio assistente, allo stesso tempo lavorava con Sabatini, non so quante partite vedesse già all’epoca. E’ un fenomeno, scopre giocatori due minuti dopo che lo ha iniziato a vedere. Al Milan avrebbe meritato un trattamento migliore, ma sono sicuro che ora nel club rossonero si stiano mangiando le mani”.
Guardando all’esempio di Fabregas, quanto i nuovi giovani allenatori si rifanno ai loro vecchi allenatori?
“Non importa con chi hai giocato, quello che conta è come riesci a vedere le cose prima degli altri, a capire quei meccanismi che servono per guidare una formazione”.
L’ultima Roma di Ranieri era molto pragmatica, mentre Gasperini ha sempre fondato la sua idea su un calcio offensivo: quanto tempo occorrerà al tecnico piemontese per arrivare a qualche risultato importante?
“Gasperini cambierà sicuramente qualcosa, ma gli allenatori forgiano la squadra a seconda del materiale che hanno a disposizione. All’inizio forse avrà un approccio soft, come lo ebbe a Bergamo, ma Gian Piero è bravo a gestire queste situazioni. Tuttavia ha bisogno certamente di una squadra che corra. I tempi per raggiungere i risultati non li so, ma con Massara alla direzione sportiva, alla Roma c’è una bella accoppiata”.
Luoghi comuni su Gasperini e Massara?
“Le apparenze ingannano, Ricky sembra chiuso, silenzioso, ma non è così. Gasperini è molto esigente, ma credo allo stesso tempo che un allenatore non debba essere amico dei suoi calciatori”.
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