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Barba: “Alberto De Rossi è un grande allenatore ed è preparatissimo”
Federico Barba, calciatore dello Stoccarda cresciuto nella Roma, ha rilasciato un’intervista al sito di Gianluca Di Marzio, soffermandosi anche sui suoi anni in giallorosso. Queste le sue dichiarazioni:
“Il primo gol contro la Lazio? Ci tengo a precisare che non tifo per nessuna squadra. E’ stata una rete importante, venivamo da un periodo negativo e volevamo recuperare punti. Il settore giovanile della Roma è sempre stato un settore giovanili all’avanguardia, grandissimo. Non mi stupisco che ogni anno arrivino ai vertici. Alberto De Rossi è un grande allenatore. Preparatissimo. Conosce la categoria, i giocatori, quanto e come possono crescere. Un salto in prima squadra? Non penso gli interessi. Poi dietro di lui c’è una società alle spalle, molto organizzata. La prima squadra? Sono andato con loro in più di un’occasione, mi ricordo di Juan! Un campione, una grande persona. Ti diceva sempre qualcosa, dove migliorare e quant’altro. E’ stato un grande”.
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Conferenze stampa
Mancini: “Abbiamo preparato la finale al meglio. Dybala? Spero ci dia una mano”

AS ROMA NEWS SIVIGLIA MANCINI – Gianluca Mancini, difensore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Europa League contro il Siviglia. Queste le sue dichiarazioni:
Per domani avete preparato qualcosa di diverso sul campo?
“L’abbiamo preparata come finale. Le finali vanno preparate al meglio, è una gara diversa dalle altre. Il percorso che ci ha portato fin qui è stato lungo, siamo consapevoli di meritarlo. Per 90 o 120 minuti dovrà esserci la Roma, davanti c’è una grande squadra ma siamo stati due giorni e prepararla”
Perchè avete preparato la partita a Trigoria? Come sta Dybala?
“L’abbiamo preparata a Trigoria perchè siamo a casa, lì abbiamo tutto. Dybala sta bene, ha visto il campo, cammina e spero ci dia una mano”
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Conferenze stampa
Pellegrini: “Quando dicono che mettiamo il pullman davanti la porta mi viene da ridere. Vogliamo la Coppa”

AS ROMA NEWS SIVIGLIA PELLEGRINI – Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Europa League contro il Siviglia. Queste le sue dichiarazioni:
Come arrivate alla finale?
“Arriviamo consapevoli, quando arrivi a giocare una partita così vuol dire che hai fatto un percorso che ti ha lasciato qualcosa. Sappiamo quanto abbiamo voluto essere qui. Saremo consapevoli, concentrati e determinati. Un po’ di tensione c’è perchè è una finale ed è giusto avere quel pizzico di emozione che ti porta a fare le cose in maniera migliore.”
Cosa vi ha detto Mou del suo futuro?
“Ci siamo parlati in tutta onestà, giusto che queste cose rimangano tra noi. Quando sarà il momento ne parlerà lui. Ci ha caricato per la partita di domani”
Questo è un punto di passaggio?
“Penso che c’è sempre qualcosa di più grande. La cosa che ti può rimanere è il non accontentarti. L’anno scorso abbiamo dato il 100% in Conference e vincerla è stato magnifica. Quest’anno abbiamo dato il 100% in Europa League e sarebbe bellissimo vincerla. Con il mister diamo sempre il massimo, siamo grati del percorso. Il cammino è stato difficile, in cui dovevano scendere in campo 11 uomini. Questo è il coronamento di tutto il percorso”.
Le spagnole?
“Sarà una partita difficile, ma lo sarà per loro anche. Siamo orgogliosi di essere qui per giocare questa finale fantastica”.
Alcuni vi accusano di mettere il pullman davanti alla porta?
“Ci fa ridere. Cerchiamo sempre di studiare le squadre che affrontiamo, per poi valorizzare i noistri punti di forza. Intanto noi siamo qui, chi parla invece no”.
Cos’è cambiato rispetto all’ultimo Siviglia-Roma?
“Inizialmente, c’era qualche cambiamento in vista. Quello che è successo dopo, è ciò che abbiamo voluto: creare un gruppo che ci tiene. Mi collego alla domanda del pullman: correre e sacrificarsi non vuol dire chiudersi, ma voler essere qui. Poi è arrivato il mister che ci ha forgiati”
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Conferenze stampa
Mourinho: “La nostra finale è meritata. Futuro? I due capitani sanno cosa voglio”

AS ROMA NEWS SIVIGLIA MOURINHO – Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Europa League contro il Siviglia. Queste le sue dichiarazioni:
Percorso lungo il vostro…
“Percorso lungo, diverso da quello del nostro avversario che arriva dalla Champions. Noi abbiamo fatto 14 partite per arrivare qui, lo meritiamo. Già dalla settimana scorsa ho detto che vogliamo giocare questa finale e la meritiamo. Aspettiamo solo questo, negli ultimi 3 giorni abbiamo lavorato per stare in condizione e lottare per il titolo”
Lei ha detto che la storia non gioca, come si gestisce la pressione?
“Lavorando. Negli ultimi 2 mesi abbiamo giocato quarti, semifinale, campionato, infortuni e non abbiamo avuto tanto tempo per lavorare. Abbiamo cercato di recuperare e stare al meglio possibile. Negli ultimi giorni abbiamo lavorato, ma la storia non gioca. Il mio collega la pensa diversamente, ho rispetto per lui. Lui crede che la storia renda il Siviglia favorito, lo rispetto. Noi siamo in finale perchè abbiamo meritato, loro hanno una storia che noi non abbiamo. Per loro giocare una finale di EL è una cosa normale, per noi è un evento straordinario. Per i loro tifosi viaggiare in una finale è come andare in trasferta in campionato, per i nostri sarà indimenticabile”
Dopo la finale potrebbe dire addio come ha fatto con l’Inter?
“Penso che se qualcuno ha una domanda simile alla tua, la deve fare a Midilibar perché lui non ha contratto e la sua situazione è più complicata della mia. Ho parlato coi i due miei capitani e mi hanno fatto una domanda simile alla tua, a loro ho risposto in maniera obiettiva: non voglio che rispondano, è una cosa nostra, ma sanno cosa voglio io. È diverso rispetto all’Inter perché io non avevo firmato col Real Madrid, ma era tutto fatto. Adesso non ho nulla. Penso a domani e a quello che vogliamo fare noi, perché noi vogliamo giocare”.
A Madrid tutti ti vogliono ancora bene.
“Voglio tanto bene al Real Madrid, voglio tanto bene al presidente e all’allenatore. Però l’allenatore non gioca, l’allenatore lavora tanto prima della partita, durante la partita poco. Ho detti al mio staff: oggi il nostro lavoro è finito. Adesso la storia la fanno i ragazzi. I colleghi di Madrid dicono bene che il Siviglia ha una grande squadra, due grande squadre perché ha 25 giocatori di grandissimo livello. Sono tutti professionisti di alto livello, hanno tante opzioni. Però loro non conoscono i miei ragazzi e non conoscono la mia squadra in quanto squadra e domani saremo lì”.
In una partita come questa quanto conta l’esperienza?
“Il budget che ha il Siviglia, non è lo stesso che ha la Roma. Noi abbiamo giocatori che lo scorso anno giocavano nella Squadra B. Io ho avuto più opportunità di giocare le competizioni europee, ma Mendilibar è della mia stessa generazione: siamo alla pari. Anche per i giocatori è lo stesso: quelli del Siviglia hanno più esperienza, ma noi sono due anni che giochiamo insieme.”
In una partita come questa pesa più l’esperienza di un allenatore o quella di un club? Cosa ha avuto di diverso rispetto al Tottenham?
“La Roma mi ha dato la possibilità di giocarle, il Tottenham no”.
Dybala gioca?
“Può giocare 20-30 minutini”
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