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Gerson: “Posso migliorare ancora. Abbiamo cambiato mentalità”

Gerson, centrocampista della Roma, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport in vista della sfida contro il Torino in programma venerdì. Queste le sue dichiarazioni:
Partiamo dalla scomparsa di Astori. Come la state vivendo?
Non ci sono parole. Io non ho giocato con lui, però è stato un compagno di De Rossi, Nainggolan, Florenzi, c’è tristezza nello spogliatoio. È una cosa che potrebbe accadere a tutti, tutta la squadra è triste.
Che partita ti aspetti col Torino dopo l’exploit che c’è stato a Napoli?
Sappiamo che è una partita difficile, questa settimana stiamo lavorando molto forte. Dobbiamo essere concentrati per vincere e portare a casa i 3 punti.
Perché avete perso all’Olimpico col Torino e siete stati eliminati in Coppa Italia?
Il calcio è così. Abbiamo perso perché sbagliamo troppo, e se si sbaglia troppo succede questo nel calcio. Però è passato, abbiamo cambiato la testa, ora dobbiamo fare diversamente.
Dipendono dalla testa questi alti e bassi?
Il calcio è così, un giorno va bene ed un giorno no. Dobbiamo sempre fare sempre meglio, però c’è sempre il giorno che non va.
Come giudichi la tua stagione con Di Francesco?
Sono contento, ma so che posso fare di più, non solo per me ma anche per la squadra e per la mia famiglia. Sono contento, ma so che devo fare ancora di più.
Pensi di partire titolare contro il Torino?
Non lo so, mi alleno sempre al meglio, ma la decisione spetta al mister. Io devo essere sempre pronto.
Dove devi ancora migliorare?
Secondo me devo migliorare sempre perché nel calcio devi essere sempre in buona condizione. Se giochi bene sei fortissimo, se sbagli una partita ti ammazzano. Noi giocatori siamo preparati per questo.
Oggi Alisson è il miglior portiere al mondo?
Secondo me sì. È fortissimo, è un fenomeno.
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Europa League
Marco Rossi: “Siviglia-Roma partita secca che può essere decisa da molti fattori. Tiferò per i giallorossi”

AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE ROSSI – Marco Rossi, Ct dell’Ungheria, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport per parlare della finale di Europa League tra Roma e Siviglia. Queste le sue dichiarazioni:
Cosa si aspetta da questo Siviglia-Roma?
“Credo che come tutte le finali potrebbe essere una partita non spettacolare, anche se abbiamo visto la finale tra Argentina e Francia che è stata di uno spettacolo unico. Prevedo intensità, verticalità e ricerca della profondità più che la gestione del possesso“.
Per Mourinho è la sesta finale europea, per Mendilibar è la sua settima partita di sempre in Europa. Come si affronta questa sfida contro un tecnico come il portoghese?
“Quando giochi contro allenatori così sai che un fattore a loro vantaggio può essere la sagacia tattica e l’esperienza di cui dispone. Poi cerchi di fare del tuo meglio, sai che la storia non conta e questo vale sia per i club che per gli allenatori. È una partita secca e può essere decisa da tanti fattori”.
C’è una favorita tra le due?
“Non vorrei portare sfortuna alla Roma, dirò semplicemente da italiano che pur non essendo loro tifoso non posso che sperare per loro e per l’Italia. Mi auguro che possano vincere e sono convinto che molti ungheresi che amano l’Italia e il calcio italiano saranno dalla nostra parte”.
Restando in tema Italia, Spalletti ha ufficializzato il suo addio al Napoli. Quale può essere secondo lei il migliore per sostituirlo?
“È difficile, se si da un giudizio rischia di fare la parte dei tifosi che non sanno come sono andate le cose. Per conoscere bene questi allenatori bisogna vedere come lavorano. De Laurentiis ha dimostrato con i fatti che il suo Napoli è diventato il migliore della storia partenopea”.
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Avversario
Siviglia, Navas: “La Roma è forte in difesa. Possiamo colpirli al momento giusto”

AS ROMA NEWS SIVIGLIA NAVAS – Jesus Navas, difensore del Siviglia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Europa League contro la Roma. Queste le sue dichiarazioni:
Emozioni?
“Qualcosa di unico, speciale. Io sono di Siviglia, quindi capisco bene l’importanza di essere qui. Fare qualcosa di così importante sarebbe fantastico”.
Gli infortunati?
“Tutti avranno il nostro supporto, speriamo che tutto proceda al meglio e spero di poter dedicare la vittoria a loro”.
La gara?
“Dobbiamo essere noi stessi. Ci stiamo allenando bene”.
La Roma?
“Bisogna essere pazienti, loro sono solidi dietro e dobbiamo aspettare per colpirli al momento giusto. Ci vuole tanta intensità e la squadra deve essere pronta dal punto di vista mentale”
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Avversario
Siviglia, Mendilibar: “La Roma è una squadra difficile da affrontare. Ho già deciso chi giocherà”

AS ROMA NEWS SIVIGLIA MENDILIBAR – Josè Luis Mendilibar, allenatore del Siviglia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Europa League contro la Roma. Queste le sue dichiarazioni:
Cos’ha di speciale il Siviglia per aver vinto sei Europa League in sei finali?
“Quando sono arrivato la società aveva già fatto qualche partita del girone, non è solo un mio merito da quando sono qui. La storia non mente. Il Siviglia in questa competizione è stata la migliore, ci sono i titoli a dimostrarlo. Quando arrivi qui la gente non si accontenta di salvare solo la categoria, ma ti dice che Budapest è lì. Abbiamo saputo giocare contro due squadre difficili e domani lo rifaremo contro un’altra molto difficile, ma con le nostre armi possiamo batterle”.
Cosa pesa di più in una partita come questa, la maggiore esperienza di un allenatore, la storia o il budget?
“È una partita. Va tutto molto bene, possiamo metterlo sulla bilancia. Entrambi abbiamo raggiunto meritatamente la finale ma sarà sicuramente difficile per entrambe le squadre. È la prima situazione così per me, non per Mourinho. Ma in momenti come questi anche il budget e tutto il resto non contano molto. Gli errori si pagano in finale e noi dobbiamo avere ragione”.
Mourinho ha usato parole al miele per te e il Siviglia. Ti sta dando un calcio?
“Ha i capelli grigi davanti a me. Sono grato per quello che dice ma non vince la storia, nemmeno i complimenti. È l’avversario più difficile, per questo è in finale. È un campo neutro e la squadra che commetterà il minor numero di errori vincerà. Sappiamo come giocheremo e come giocheranno loro. Non cambieremo la nostra idea”.
Come affronti il pensiero di non conoscere il tuo futuro?
“Non mi interessa. Ho firmato per due mesi e mezzo, sono arrivato al Siviglia da disoccupato, il contratto scade il 30 giugno ma il lavoro finisce domenica prossima. Cerco di giocare questa finale per poi finire all’Anoeta nel miglior modo possibile in campionato. Vedremo cosa succede ma non sono affatto preoccupato”.
Mourinho ha detto che il Siviglia è favorito. Pensi che sia un’arma a doppio taglio?
“È lo stesso per me, non ci penso. Qualcuno è in vantaggio per i bookmakers ma questo non si traduce sul campo. Cerco di mantenere i miei giocatori il più calmi possibile e ognuno tirerà fuori il meglio di sé”.
Hai deciso l’undici?
“Se non succede niente, ho deciso. Ho ragionato ed è tutto chiaro”.
Cosa la preoccupa di più della Roma?
“In difesa è una squadra molto forte e non ha bisogno di molte occasioni per segnare e vincere. Non si preoccupa molto di arrivare davanti alla porta avversaria, in questo senso non sono come noi. Si sentono a proprio agio a difendere vicino alla loro zona. È una squadra difficile da sfidare, raramente si innervosiscono anche col passare del tempo. E con questa tranquillità dobbiamo giocare anche noi”.
Cosa ha provato quando è entrato nello stadio? Dormirà poco?
“Dormirò bene. Ho sonno, mi sono alzato presto. Quando arrivi in questi campi sapendo la partita che stai per giocare ti entra qualcosa dentro. Meglio sentirlo ora che non arrivare domani e vederlo dall’inizio”.
Ha eliminato la Juve e lo United. Riesce a immaginare una finale simile?
“Sarà diverso. Lo United non aveva niente a che fare con la Juventus e non avrà a che fare con la Roma. Sono squadre molto forti ma diverse e con le stesse armi dobbiamo cercare di vincere anche questa. Dobbiamo stare attenti e tranquilli con la palla, se lo facciamo bene avremo possibilità di vincere”.
È già un modello per molti allenatori. Sente una responsabilità speciale?
“No, dico sul serio e lo dico sempre. Mi sto godendo il calcio da quando sono al Siviglia, mi sto godendo l’Europa League e la Liga. Nella nostra testa c’è la possibilità di vincere, ormai mi capita ogni volta che vado in campo”
Crede che il suo futuro dipenda da questa partita?
“Non credo. Se quello che abbiamo fatto finora cambierà un risultato è come il cronista che cambia l’intera cronaca con un gol al 90° minuto”.
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