CONFERENZA AS ROMA PEROTTI – Diego Perotti, attaccante della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions League contro il Porto. Queste le sue dichiarazioni:
Sei legato a molti episodi favorevoli in Champions per la Roma, sei sempre presente. Questo mentalmente ti dà forza?
Sì, tutto quello che è successo l’anno scorso e due anni fa sono cose positive. Domani è un’altra partita, una nuova partita. Magari posso ancora continuare con quello che è successo in passato. Abbiamo voglia di migliorare l’immagine che abbiamo dato sabato e domani è una bellissima prova per dimostrare che vogliamo arrivare ai quarti di finale.
In questo tipo di partita un solo gol può cambiare la storia. È più difficile difendere sapendo che quando attacchi i pensieri vanno alla fase difensiva? Come si prepara una partita così?
Abbiamo questo vantaggio che è piccolo ma dobbiamo approfittarne, sapendo che se segniamo per loro diventa più complicato. Non possiamo pensare al risultato dell’andata, dobbiamo fare la nostra partita a tutti i livelli e in tutti gli aspetti, sia difensivo che offensivo: se riusciamo a segnare un gol o due per loro diventa complicato.
Hai giocato due volte qui, con Roma e Siviglia, il Porto è più simile a quella del 2011 o a quella del 2016? Cosa ricordi?
Non ricordo tante similitudini. Ricordo col Siviglia nel 2011 e avevano Hulk, Falcao, una squadra forte. Abbiamo vinto 1-0 ma abbiamo perso a Siviglia 2-1 e non abbiamo passato il turno. Qui in casa diventano molto forti con i loro tifosi, domani non sarà facile per noi però abbiamo un piccolo vantaggio e dobbiamo approfittarne con la consapevolezza che raggiungere i quarti sarebbe incredibile. È successo l’anno scorso e vogliamo farlo ancora.
Stagione sfortunata per te, sei stato tanto fuori. Nelle stagioni precedenti sei stato spesso decisivo, hai segnato il gol-Champions. Ti manca un acuto, può arrivare domani?
Magari. Magari posso aiutare la squadra per quello che non sono riuscito a fare in questo periodo. Non sono stato fortunato, ho avuto infortuni che mi hanno costretto a rimanere fuori, senza poter stare dentro la squadra. È stata dura, spero di essere d’aiuto e se giocherò darò tutto per aiutarli e per arrivare ai quarti di finale.
Sei stato fuori per problemi fisici, magari hai avuto una visione più lucida. Perché la Roma fatica ad avere continuità ? Cade, si rialza, ricade…
Questo mi è successo da quando sono arrivato. Sono tre anni e mezzo che sono qui e quando potevamo fare quel passo in avanti e stare più alti in classifica abbiamo perso punti che erano più semplici. Non è una cosa che succede adesso. Dobbiamo migliorare su questo aspetto, essere più concreti. Una delle cose più brutte dello stare fuori è stato questo, non poter aiutare, non poter allenarmi con loro. Quando sei a questo livello ritrovare la condizione non è semplice, non ho più 20 anni come dieci anni fa che era più semplice. Ora a 30 è più dura. Domani abbiamo la possibilità di raggiungere un obiettivo importante, in campionato siamo a tre punti dall’Inter e possiamo fare una bella stagione.
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