Luciano Spalletti

Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, nella consueta conferenza stampa alla vigilia del match contro il Bologna, ha commentato anche l’articolo di qualche giorno fa de “Il Corriere della Sera”, che riportava un dialogo tra lo stesso Spalletti e alcuni tifosi giallorossi dopo Inter-Roma.

“Vi ho visti poco pronti, vi ha anticipato il Nerozzi di Torino: lui ha provato a dar una svolta alla sua carriera. Secondo me l’ha fatto per mettersi al pari delle grandi firme del giornalismo italiano. Secondo me non sarà facile, perché ci vuole cuore e verità e lui nel suo pezzo ne ha messo ben poco. E’ un articolo dove troppe cose, per non dire tutte, non vanno bene. Io non mi devo assolutamente giustificare con nessuno perché non ho niente da dire in funzione a quello che è successo. Quello che non mi va bene è che mi sembra che sia stato detto il punto importante che nella mia società non spendono e l’Inter è un ambiente al passo della follia. Questa è assolutamente una frase che non si accetta, perché posso leggerci solamente la volontà di farci male, creata ad’arte per far si che esca una frattura fra me, società e ambiente: questo è inaccettabile”

“Per cui dopo 20 giorni ritrovare le parole precise diventa difficile però poi il concetto ce l’ho bello chiaro in testa, quale fosse stato. E’ che dietro una domanda a come mai e cosa fosse successo, si stava parlando con la netta differenza dei risultati rispetto a quando si iniziò il campionato. Si sa che c’è stato un processo di involuzione. Quale sia stata la parola o quale sia stato il momento è difficile ricordarlo precisamente ma il concetto era questo perché c’è una forte involuzione tra i risultati di prima ed i risultati di ora. E’ una follia una cosa del genere, ma nemmeno mi ricordo se avevo utilizzato questa parola. In quell’articolo son stati riportati solamente 5 minuti di un’ora di chiacchierata”.

“Si parlava anche che quelli della Roma dovevano vendere tutti e qui non si può spendere: io per queste cose ne ho sempre parlato in conferenza. Ho sempre detto che bisogna star dentro dei parametri ed ho sempre fatto chiarezza. Si deve redarre un’analisi perché ci sono dei paletti entro i quali bisogna stare. Le parole precise non me le ricordo ma il concetto era quello”.



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