Leandro Paredes parla della famiglia, del calcio e del suo futuro

CALCIOMERCATO AS ROMA PAREDES – Leandro Paredes ha sempre raccontato con orgoglio di come la famiglia abbia cambiato la sua carriera. Cresciuto in un luogo dove il pallone era parte integrante della vita di ogni persona, il centrocampista argentino ha spesso ripetuto le partite nel giardino di casa, dove tutto è cominciato.

Lì si sono formati i suoi primi sogni, alimentati dalla passione dei genitori e dal forte legame con i fratelli e amici d’infanzia. In questi luoghi, dove la semplicità faceva da padrona, Paredes ha definito il suo stile attento, pensieroso e chic.

Per lui il calcio non è mai stato solo un lavoro, ma parte della sua identità, fortificata dagli amori, sacrifici e dai momenti con le persone che ha più amato. La presenza sempre costante della famiglia lo ha aiutato a rimanere concentrato, anche nei momenti più difficili vissuti nei grandi club europei.

La carriera in Italia e il ritorno alla Roma

Dopo aver giocato nei più famosi club europei, come il Paris Saint-Germain e la Juventus, il ritorno alla Roma è per Paredes un cerchio che si chiude. La capitale italiana è stata una parte formativa all’inizio della sua carriera nel calcio europeo, e ora, con più esperienza, torna ad indossare la maglia giallorossa con una visione di gioco e di vita più matura, rilassandosi nei momenti di pausa, a volte con semplici passatempi come le slot machine online.

Il giocatore in campo ha mostrato l’importanza dell’accoglienza che ha ricevuto, non solo dai fan ma anche da una città che chiama casa. Roma è diventata un luogo di ancoraggio tra il passato e il presente.

Il ruolo nello spogliatoio e l’eredità tecnica

Negli anni passati, Paredes è diventato non solo un centrocampista affidabile, ma anche una figura rispettata nello spogliatoio. I compagni lo ammirano e vedono come un esempio di equilibrio. È uno che parla poco, ma ascolta molto.

Questo atteggiamento riflessivo è stato spesso apprezzato anche dagli allenatori, che lo hanno considerato una presenza importante nei momenti di pressione. Il suo stile di gioco unisce la visione argentina con il rigore tattico appreso in Europa.

Non cerca mai di strafare, ma accompagna l’azione con intelligenza. Il suo passaggio chirurgico, la calma sotto pressione e l’intuito nelle fasi difensive sono i tratti distintivi che gli hanno permesso di restare competitivo in squadre di alto livello.

Il legame con l’Argentina e il ruolo nella nazionale

Paredes non ha mai nascosto il suo amore per l’Albiceleste. Ogni chiamata con la Squadra nazionale argentina rappresenta per lui un momento di orgoglio e responsabilità.

Dopo il successo nella Coppa America e la presenza al Mondiale il centrocampista ha reso più forte il ruolo nello spogliatoio, i compagni lo hanno riconosciuto come persona di equilibrio e determinazione. La maglia bianca e azzurra è un simbolo di amore, delle sue radici e di sogni condivisi da tutta la nazione.

Per Paredes, andare in campo con i colori dell’Argentina è come tornare bambino per un po’ e sentire l’energia dei primi calci dati al pallone nei campetti di periferia. È lì che si riconosce il legame autentico con il calcio: gli stadi stracolmi sono importanti, ma i legami che gli ricordano la sua infanzia e la strada lo sono di più.

Il sogno chiamato Boca Juniors

I sogni non hanno età, e questo vale anche per Leandro Paredes; uno dei suoi sogni è indossare nuovamente la maglia del Boca Juniors. Il club che lo ha visto crescere, che ha rappresentato un trampolino verso l’Europa e che nel cuore del giocatore rimane un luogo in cui vuole tornare.

Ha detto più volte che un ritorno alla Bombonera non è solo un pensiero sentimentale ma anche possibilità vera una volta finita la sua carriera in Europa. Il richiamo alle radici è forte, specialmente quando vuol dire tornare nel luogo da cui tutto è iniziato. Per lui, Boca non è solo un team: è la sua storia.

Pensare al futuro oltre il campo

Paredes ha già iniziato a riflettere sul suo futuro. Il calcio continuerà a far parte della sua vita, ma in forme diverse. Si è detto interessato alla crescita dei giovani e alla possibilità di lavorare in un settore tecnico/formativo. Lui vede un futuro vicino ai campi, magari come collaboratore o osservatore.

Ha anche accennato a idee imprenditoriali legate allo sport, ma sempre con la discrezione che lo caratterizza. Non gli piace esporsi troppo, preferisce farsi conoscere per le sue doti. È questo equilibrio tra concretezza e passione che lo rende ancora oggi un esempio per giocatori e fan.

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