Damiano Tommasi

Damiano Tommasi, presidente dell’AIC e candidato alla presidenza della Figc, ha parlato degli ultimi sviluppi della corsa alla successione di Tavecchio:

“Una candidatura di Lotito non è impossibile, visto che dice di avere le firme necessarie per depositarla. Ma credo che la risposta a Italia-Svezia debba essere un’altra. Le 4 candidature certificherebbero i motivi per cui non siamo andati ai Mondiali. E’ necessaria l’elezione di un presidente che raccolga i consensi necessari per ripartire e mettere le mani sulle cose da fare. Sicuramente ho avvertito che la via unitaria è difficile da percorrere, ma siamo ancora disponibili a trovare un nome che metta d’accordo tutti se fa quello di cui ha bisogno la Figc oggi e cioè che si inizi a parlare di calcio”.

“Albertini è’ un nome che purtroppo non è ricercato da altri – prosegue – , gli unici a cercare qualcuno siamo stati noi. Serve un presidente che abbia alle spalle un percorso sportivo, sarebbe un cambio culturale, una rivoluzione culturale, che è ciò di cui abbiamo bisogno tutti. Per questa federazione il progetto tecnico deve essere centrale, quello sportivo deve essere il tema principale altrimenti è difficile uscire da questa situazione. C’è bisogno di una proposta nuova, di cambiamento, che ci faccia pensare che nei prossimi dieci anni si possono fare cose diverse. Il mio obiettivo è far sì che la maglia azzurra torni a essere una calamita, l’obiettivo di una carriera, e creare le condizioni per cui la Figc sia l’ambizione di tutti. Servono persone, idee, dare l’impressione che si sta pensando al prossimo futuro e non ai 15 giorni che ci separano dalle elezioni”.

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