Avversario
Frosinone, Longo: “Non mi aspettavo una prestazione così”

NOTIZIE FROSINONE LONGO – Moreno Longo, allenatore del Frosinone, ha rilasciato alcune dichiarazioni subito dopo il match perso contro la Roma per 4-0.
LONGO IN CONFERENZA STAMPA
Come si racconta una partita nella quale il Frosinone non è mai stato in campo?
Siamo una squadra che quando è sotto di tre reti non ha la forza per fare un certo tipo di partita, ha paura di prendere una goleada, di andare a complicare una situazione già compromessa. La difficoltà oggi è stata quella di non riuscire a ripetere il match contro la Juve. Ho provato a fare un po’ di turnover ma non è servito. Il gol di Under si poteva evitare, ma la squadra mi sembrava che avesse le forze per reagire, ma poi è arrivato il due a zero.
Una sola ammonizione in tutta la partita, la squadra non ci ha messo cattiveria.
Sono segnali che non devono sicuramente esserci. Analizzo questi segnali perché possono essere lo specchio della prestazione. Non mi aspettavo una prestazione del genere dopo la partita contro la Juventus.
Quanti minuti ha nelle gambe Ciofani? Potrebbe essere un problema avere degli esordienti in squadra?
Ciofani ha in questo momento mezzora vera nelle gambe, a ritmi buoni. Si sta riprendendo dall’infortunio, ha disputato un tempo di amichevole con la Ternana e qualche minuto con la Sampdoria. Tutti lo vorremmo in campo, ma bisogna dargli tempo per farlo rientrare in condizioni, anche la sua statura non aiuta: ha bisogno di qualche settimana per essere preso in considerazione per partite titolare. Sicuramente non è mai facile parlare di momenti positivi o negativi per far inserire giovani in campo. Pinamonti? È l’unico veramente giovane di questa squadra: se vuole fare il calciatore deve passare anche da queste partite. Già si allenava con la prima squadra dell’Inter da un paio d’anni. Perica aveva un fastidio al ginocchio lo abbiamo voluto preservare.
Il tifoso del Frosinone è amareggiato, impaurito e sfiduciato.
Hanno ragione, in questo momento siamo in debito con la gente. Stanno avendo un atteggiamento fantastico: ci incitano dal primo all’ultimo minuto e sono i primi a lottare per questi colori. Quando non vedono prestazioni all’altezza è giusto che non siano contenti e che lo manifestino. Siamo in debito verso di loro perché le prestazioni non sono all’altezza. L’impegno da parte dei giocatori c’è, l’atteggiamento però è sbagliato. In questo momento non hanno la forza per trovare il bandolo dalla matassa.
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Avversario
Siviglia, Lamela: “Sono legato alla Roma, due anni bellissimi. Mourinho è speciale”

AS ROMA NEWS SIVIGLIA LAMELA – Erik Lamela, attaccante del Siviglia ed ex Roma, ha rilasciato un’intervista ad AS parlando della finale di Europa League contro i giallorossi. Queste le sue dichiarazioni:
Un gol contro la Juventus per raggiungere la finale, un gran gol contro l’Elche, un gol sfiorato contro il Real Madrid… arrivi a questa finale nel momento migliore?
“Sì, si può dire che è uno dei miei momenti migliori. Ci arrivo bene, sono fiducioso e ho in mente quello che hanno tutti i tifosi del Siviglia: fare una grande finale e provare a conquistare il titolo”.
Che sensazioni hai provato dopo il gol alla Juventus?
“In quel gol c’era tutto: è stata una partita che ci ha portato alla sfida più bella. Mi è venuto in mente di festeggiarlo così perché tutti abbiamo sofferto molto quest’anno, anche le nostre famiglie. Ho tirato fuori tutto quello che avevo dentro, con euforia”.
Com’è avvenuta questa metamorfosi del Siviglia?
“Ho sempre saputo che questa squadra avesse qualità. Non lo stavamo dimostrando, ma ce l’abbiamo fatta nel tratto finale. Eravamo una grande squadra che non stava facendo bene e lo sapevamo. Dobbiamo approfittare del fatto che abbiamo raggiunto questo livello nel momento chiave”.
Mendilibar ha qualcosa di magico?
“Mendilibar ci ha dato molto. Abbiamo iniziato a ottenere risultati, i calciatori sono cresciuti tutti individualmente e questo si è notato nel collettivo. Il mister sta facendo un ottimo lavoro e l’importante è che crediamo in lui”.
Conosce bene anche il tecnico della Roma, Mourinho.
“Ho un buon rapporto con Mou. Ho passato un po’ di tempo con lui in Inghilterra e ci siamo trovati benissimo. È speciale, molto divertente. Ti trasmette molto e c’è un motivo se ha portato le sue squadre così lontano. È una persona fantastica che sa guidare gruppi”.
Qualche allenatore dice che sei un calciatore “troppo mancino”.
“Beh, non lo so. È vero che a volte ripenso alla partita e penso che avrei potuto prendere un’altra decisione. Quando giochi vai con le pulsazioni a mille e ti esce il cuore dalla bocca. Dovrei usare più il destro? Sono felice così. Mi alleno con la mano destra ma a volte per natura uso la sinistra…”
Hai giocato due stagioni con la Roma quasi dieci anni fa. Cosa è cambiato in Lamela?
“Ho ricordi incredibili di Roma e della Roma. È stato il mio primo club in Europa, quello che mi ha ingaggiato dal Sud America e si è fidato di me. Ho passato due anni meravigliosi. In questi anni la mia testa è cambiata, sono più professionale, mi prendo più cura di me stesso e preparo le partite in modo diverso. Un decennio fa era tutto diverso”.
E di Roma che cosa conserva?
“Ho degli amici lì, di tanto in tanto vado a visitare la città, che è meravigliosa. Conosco ottimi ristoranti lì, mi piace molto il cibo italiano”.
Affronterà il connazionale Dybala, se il suo fisico lo consentirà.
“Conosco bene Paulo. Gli ho parlato prima della partita, ma non gli ho chiesto come stesse fisicamente. Speriamo che possa giocare la finale, perché è molto bravo e spero che non manchi. Conoscendo Mou, non so se quello che ha detto sulla sua condizione sia del tutto vero… Chi gioca gioca, dobbiamo pensare al Siviglia”.
Purtroppo mancherà un altro argentino, Acuña.
“È l’unica cosa amara della semifinale. Peccato che Marcos perda una partita così importante. È un mio amico, un grande giocatore e molto importante per noi. Non parlerò degli arbitri, ma non si può ammonire per non aver battuto un fallo laterale in cinque secondi. Acuña ci ha aiutato molto”.
Ti sono stati richiesti molti biglietti?
“Sì, cerchiamo di aiutare tutti affinché nessuno si perda questa grande finale”.
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Siviglia, Monchi: “Non dobbiamo commettere errori, la Roma vive di quelli”

AS ROMA NEWS SIVIGLIA MONCHI – Monchi, direttore sportivo del Siviglia, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali del club parlando della finale di Europa League contro la Roma.
“E’ un giorno atteso e desiderato, con entusiasmo e voglia. L’intenzione è quella di dare il massimo per vincere un’altra Europa League”. Continua Monchi: “Mourinho è una vecchia volpe in queste gare e cerca di allentare la pressione per darcene a noi. Non so se Smalling, Dybala o Belotti siano bambini, penso che questo parlare di favoriti non serva a molto”.
Sullo stato della squadra: “Siamo arrivati a un bel momento oggi dopo una stagione molto difficile. Il mister è riuscito a convincere il gruppo di un’idea e noi stiamo difendendo quell’idea alla morte”.
Nello specifico della finale: “Sarà difficile perché sono una squadra che sbaglia e concede poco. Bisogna batterli perché non perdono, cercando di non commettere errori perché vivono di quelli”. Ha anche fatto riferimento al suo stato emotivo: “Sono nervoso come o più degli altri anni perché dopo quest’anno forse vogliamo vincere ancora di più”.
Monchi ha voluto fare riferimento anche a Sergio Rico o Nemanja Gudelj: “Sono come noi, nati nella nostra città. Abbiamo tanti motivi per vincerla e in questi giorni ne abbiamo aggiunti molti altri”.
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Siviglia, Navas: “La Roma è forte in difesa. Possiamo colpirli al momento giusto”

AS ROMA NEWS SIVIGLIA NAVAS – Jesus Navas, difensore del Siviglia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Europa League contro la Roma. Queste le sue dichiarazioni:
Emozioni?
“Qualcosa di unico, speciale. Io sono di Siviglia, quindi capisco bene l’importanza di essere qui. Fare qualcosa di così importante sarebbe fantastico”.
Gli infortunati?
“Tutti avranno il nostro supporto, speriamo che tutto proceda al meglio e spero di poter dedicare la vittoria a loro”.
La gara?
“Dobbiamo essere noi stessi. Ci stiamo allenando bene”.
La Roma?
“Bisogna essere pazienti, loro sono solidi dietro e dobbiamo aspettare per colpirli al momento giusto. Ci vuole tanta intensità e la squadra deve essere pronta dal punto di vista mentale”
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