Stadio della Roma a Pietralata: ecco i rendering da 60 mila posti, 9 ettari di verde e la corsa verso il 2027

AS ROMA NEWS STADIO PIETRALATA – Là dove oggi si intravedono soltanto macerie e sterpaglie, la Roma immagina un polmone verde punteggiato da un impianto da 60 mila posti, destinato a diventare il nuovo cuore pulsante del quadrante est della Capitale. Dopo mesi di dibattiti, rinvii e proteste di quartiere, il club giallorosso rompe gli indugi e pubblica i primi rendering dettagliati del progetto: una visione che coniuga ambizione sportiva e rigenerazione urbana, con nove ettari di verde pubblico, percorsi pedonali, circuiti fitness, aree gioco e ben 819 nuovi alberi a mitigare l’impatto del cemento, riporta Il Corriere della Sera.

Le immagini arrivano proprio mentre una parte degli abitanti di Pietralata alza la voce contro la perdita dell’attuale boschetto, tanto da bloccare il primo giorno di scavi. A difendere l’intervento scende in campo il sindaco Roberto Gualtieri: «Lo stadio si farà e restituirà dignità a un quartiere troppo a lungo dimenticato. Sarà una trasformazione all’insegna del verde e della sicurezza». Un messaggio netto, pensato per ristabilire il baricentro tra sostenibilità ambientale e sviluppo urbano.

Nonostante l’accelerazione sul fronte comunicativo, i tempi tecnici si allungano. Il progetto definitivo, atteso in primavera, slitterà con ogni probabilità tra settembre e ottobre: le indagini archeologiche ripartiranno a luglio e serviranno almeno tre mesi per completare la documentazione, salvo imprevisti. Una nuova tabella di marcia che complica l’obiettivo simbolico di tagliare il nastro nel 2027, anno del centenario del club.

A guidare la fase più delicata sarà Lucia Bernabè, chiamata a sostituire Lorenzo Vitali come referente istituzionale, affiancata dal manager statunitense Jason Morrow, braccio destro dei Friedkin. Il mandato è chiaro: non disperdere il lavoro fatto, evitare nuovi rallentamenti e trasformare Pietralata da periferia dimenticata in fulcro di una Roma più moderna e sostenibile. La scommessa è ambiziosa e fragile al tempo stesso, ma il club e il Campidoglio restano decisi a farne un esempio di rigenerazione che vada oltre il calcio, per riscrivere il destino di un intero quadrante urbano.