Roma e Fair-Play finanziario: entro il 30 giugno servono 10 milioni di plusvalenze, Shomurodov la pedina chiave

CALCIOMERCATO AS ROMA SHOMURODOV – Dieci giorni per pareggiare i conti, prima ancora che per inseguire vittorie sul campo. È questa la priorità che aleggia a Trigoria, dove la nuova Roma di Gian Piero Gasperini – appena consegnata alle cure tecniche di Frederic Massara – deve chiudere l’esercizio contabile 2024-25 rispettando i paletti imposti dal Fair Play finanziario Uefa. L’obiettivo è chiaro: realizzare almeno 10 milioni di plusvalenze entro il 30 giugno, così da presentarsi al monitoraggio europeo con un bilancio quantomeno in pareggio, riporta La Gazzetta dello Sport.

Le operazioni completate nelle scorse settimane non bastano. Il riscatto di Enzo Le Fée da parte del Sunderland (18 + 6 di bonus) ha garantito liquidità ma quasi nessun margine di plusvalenza, perché il francese era iscritto a bilancio per 18,5 milioni. Più fruttifera è stata la cessione a titolo definitivo di Samuel Dahl al Benfica: l’esterno svedese, arrivato dodici mesi fa per circa 3,4 milioni, è partito per 9 milioni più 2 di bonus, producendo un “guadagno” netto di circa 5,5 milioni. A conti fatti restano però da coprire altri 10 milioni.

È qui che entrano in scena le uscite ancora da finalizzare. Saud Abdulhamid, ai margini del progetto e vicino al prestito al Tolosa, garantirebbe un alleggerimento di rosa e ingaggio ma non un incasso sostanzioso. Il nodo vero si chiama Eldor Shomurodov: l’attaccante uzbeko ha trovato un’intesa di massima con l’Istanbul Basaksehir e l’operazione – a titolo definitivo o con obbligo di riscatto – dovrebbe portare alla Roma almeno 8 milioni. Un tesoretto prezioso che, abbinato a una o due operazioni minori del vivaio (i soliti “giovani-plusvalenze” di fine giugno), consentirebbe di raggiungere la quota necessaria.

Massara, Ranieri e Gasperini hanno già concordato la linea: prima chiudere il capitolo cessioni, poi pensare ai rinforzi (Wesley del Flamengo e De Cuyper del Bruges restano in cima alla lista). Ma senza l’ok dell’Uefa sul bilancio, ogni entrata rischia di essere frenata. Ecco perché, nei prossimi giorni, la partita più importante si giocherà nei corridoi piuttosto che sul prato: servono 10 milioni di margine, il cronometro corre e Shomurodov è la pedina più pesante per far quadrare l’equazione economica della nuova Roma.