AS ROMA NEWS GASPERINI – Gian Piero Gasperini ha scelto la strada più diretta: niente slogan rassicuranti, zero frasi fatte per accattivarsi la piazza. Nella sala stampa di Trigoria, fianco a fianco con Claudio Ranieri – ormai garante tecnico e politico del progetto – il nuovo allenatore giallorosso ha parlato per quasi un’ora senza concedersi a giochini dialettici. «Lavoro tanto, è un pregio che mi riconosco; forse il difetto è che me la prendo troppo» sorride, ma il resto del discorso è d’acciaio: Roma non è una città da piani decennali, serve subito concretezza, servono “segnali evidenti” che facciano innamorare i tifosi dello stile di gioco, riporta Il Messaggero.
L’obiettivo dichiarato è il ritorno in Champions League, «il massimo» possibile oggi per una squadra che, parole sue, «negli ultimi anni ha smarrito qualcosa» ma gode di una proprietà ambiziosa e disposta a investire. Gasperini cita Napoli e Paris Saint-Germain come esempi di rivoluzioni vincenti al di fuori dei tradizionali feudi del calcio italiano e lancia la sfida: «Se loro ce l’hanno fatta, perché non noi?».
Per riuscirci non basterà cambiare modulo: serviranno innesti di “spessore internazionale”, nazionali già pronti ma anche giovani emergenti con fame di salto di qualità. Niente figurine, però: il tecnico piemontese pretende profili utili alla sua idea di calcio aggressivo sulle corsie e intenso in ogni fase. Nel frattempo studierà quella che definisce la “base” esistente, a partire da Dovbyk e Abraham – su cui mantiene prudente distacco – fino a Mile Svilar, vicino al rinnovo, e a un Lorenzo Pellegrini che dovrà ritrovare entusiasmo: «Se non sorridi in allenamento non puoi dare il massimo in partita». Identica richiesta a Paulo Dybala: talento indiscusso, ma rendimento legato alla condizione fisica che lo staff dovrà preservare.
Sul capitolo mercato, Gasperini non nomina obiettivi, ma chiude la porta a partenze di peso senza sostituti all’altezza e sottolinea l’importanza di una rosa numericamente adeguata alle sue rotazioni. Di riflesso, Ranieri ricorda i vincoli del Settlement Agreement fino al 2026, invitando a scelte “veloci e concrete”: la strada maestra passa per quattro-cinque innesti mirati, soprattutto sulle fasce, in difesa e in attacco.
La missione è chiara: costruire in fretta una Roma che sappia riconquistare il pubblico “per come gioca, per come vince e perfino per come perde”. Gasperini vuole una squadra che corra, pressi, faccia gol con gli esterni e non rinunci mai a divertirsi. Dal prossimo ritiro – e dalle decisioni di mercato già calde – si capirà se la sinergia tra il “nuovo” tecnico e la saggezza di Ranieri potrà davvero trasformare quei buoni propositi in una scalata immediata verso la zona Champions.
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