Gian Piero Gasperini, Claudio Ranieri

CALCIOMERCATO AS ROMA FAIR PLAY UEFA – A Trigoria lo sanno tutti: prima ancora degli acquisti sognati da Gian Piero Gasperini, l’estate giallorossa è un esercizio di equilibrismo nei conti. Claudio Ranieri lo ha ricordato senza giri di parole: «Entro il 30 giugno dobbiamo rientrare nei limiti del Financial Fair Play; manca ancora qualcosina, ma sono sicuro che ci riusciremo. Dovremo fare attenzione anche nel 2025-26, poi potremo operare con maggiore tranquillità». Il riferimento è al settlement agreement firmato con la Uefa nel 2022: la somma delle perdite dei tre esercizi 2022-23, 2023-24 e 2024-25 non potrà superare i 60 milioni complessivi. È un vincolo severo, perché il bilancio scorso si è chiuso a –81,4 milioni, cifra che ha già generato una multa da 3 milioni e l’obbligo di rientrare sotto i 40 milioni di rosso entro giugno 2025, riporta Il Messaggero.

Il patto con Nyon contiene un’altra clausola non meno pesante: il costo della rosa – stipendi più ammortamenti – non può superare l’80 per cento dei ricavi. Ecco perché negli ultimi dodici mesi il club ha evitato ingaggi alla “effetto Lukaku” e ha preferito alleggerire il monte salari piuttosto che inseguire profili costosi. L’ex direttore sportivo Florent Ghisolfi, prima di salutare la Capitale, ha lavorato quasi esclusivamente in uscita: le cessioni di Enzo Le Fée, Samuel Dahl e Nicola Zalewski hanno portato circa 35 milioni, ossigeno indispensabile per chiudere l’esercizio che scadrà il 30 giugno.

Ora la società deve replicare: si cercherà di piazzare Tammy Abraham in Premier, di trovare una sistemazione a Hermoso, Paredes e ad Angeliño, e intanto di blindare pedine preziose come Manu Koné, Evan Ndicka e Mile Svilar. In caso contrario, la Roma rischia nuove sanzioni: ulteriori ammende, la riduzione della lista Uefa per la stagione 2026-27 o, nello scenario estremo, l’esclusione dalle coppe. Da Trigoria trapela comunque ottimismo: Dan e Ryan Friedkin, ricorda Ranieri, «hanno già speso tantissimo e continuano a investire, come dimostra il progetto stadio».

Sul mercato in entrata, però, serviranno fantasia e sconti. Il centrale ideale resta Jhon Lucumí, ma il Bologna potrebbe aprire solo di fronte ad un’offerta inferiore ai 28 milioni della clausola. Per la fascia sinistra l’obiettivo di lungo corso è Maxim De Cuyper del Bruges; a destra piacciono profili più abbordabili come Wesley del Flamengo o il greco Vagiannidis, mentre davanti Gasperini gradirebbe un esterno offensivo alla Ezzalzouli e tiene d’occhio Gabriel Paixão. In mezzo al campo il sogno resta Matt O’Riley del Brighton, prototipo di mezzala dinamica chiesta dall’allenatore piemontese.

Insomma, l’estate della Roma sarà una corsa a ostacoli fra plusvalenze da realizzare subito e investimenti da calibrare al grammo. «Dobbiamo stringere i denti per due sessioni» ha chiosato Ranieri: finché il settlement agreement non scadrà, ogni euro uscito dovrà essere coperto da un euro entrato. Solo dopo il 30 giugno 2026, se il piano sarà andato a buon fine, Gasperini potrà finalmente muoversi sul mercato con libertà piena. Fino ad allora, la parola d’ordine resterà sostenibilità.



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