Raggiunto il traguardo del doppio derby nelle semifinali di Coppa Italia, a Trigoria è già tempo di dare uno sguardo al calendario. Non a caso Luciano Spalletti ha preferito dedicare l’inizio del nuovo anno ad una preparazione fisica che garantisca la miglior forma possibile proprio tra febbraio e marzo, periodo in cui i giallorossi si scontreranno con un fitto numero di impegni di alto livello da disputare su tutte le competizioni. Scenario che il tecnico tiene sotto osservazione da tempo: «Il problema vero si presenterà a febbraio quando ci saranno quelle 11-12 partite in 40 giorni. Se non hai giocatori a disposizione diventa difficile uscirne». Il lungo percorso ad ostacoli comincerà martedì all’Olimpico nella sfida di campionato con la Fiorentina, passerà per la trasferta di Crotone, prima di accelerare il ritmo il 16 febbraio quando la Roma lascerà la capitale per affrontare l’andata dei sedicesimi di Europa League con il Villarreal. Il vero inizio del tour del tour de force romanista: l’incontro europeo in Spagna aprirà la fase più delicata dell’anno in cui verranno disputate 6 partite in 16 giorni. L’impegno con il Torino all’Olimpico dividerà il ritorno (sempre in casa) con il Villarreal a tre giorni di distanza dalla successiva trasferta di San Siro con l’Inter in programma domenica 26 febbraio. La settimana seguente la Roma tornerà nuovamente in campo il mercoledì per l’andata della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio e terminerà il giro sabato 4 marzo, ancora all’Olimpico, nell’attesa sfida con il Napoli in campionato.

La volontà di rimanere ancorati a tutte le competizioni, ha alzato il livello di allerta dell’allenatore toscano, che in più di un’occasione ha espresso pubblicamente la richiesta di farsi trovare preparati con una rosa numericamente ampia. I cambi di rotta registrati durante i complicati intrecci del mercato hanno poi cambiato più volte le carte in tavola, lasciando il neo acquisto Grenier (che non può essere tesserato nella lista europea) come unico giocatore in entrata per coprire il vuoto lasciato dalla partenza di Iturbe. In attesa di conoscere gli esiti degli esami strumentali di Perotti e Juan Jesus (entrambi usciti malconci dalla sfida di Coppa Italia con il Cesena), Spalletti spera di non ricevere altre brutte notizie dall’infermeria e di poter anzi riabbracciare presto Salah e Florenzi, le due pedine necessarie per intraprendere una nuova rotazione all’interno della rosa che per metta maggiori ‘turni’ di riposo per chi finora è stato costretto a fare gli straordinari. Ci vorrà sicuramente meno tempo per l’egiziano, in attesa di giocare la finale della Coppa d’Africa in programma domenica. A prescindere dal risultato finale e quindi da possibili festeggiamenti in caso di successo, «Momo» è atteso a Trigoria non prima di martedì, giorno della sfida con la Fiorentina. Il ragazzo probabilmente tornerà a disposizione per la gara del 12 febbraio con il Crotone. Avversario, che per motivi diversi, incrocerà anche Florenzi, tornato ad allenarsi da lunedì scorso con i ragazzi di Alberto De Rossi. Il 18 febbraio infatti a Trigoria il terzino giallorosso testerà definitivamente il ginocchio contro la formazione Primavera dei calabresi: in caso di risposte positive, Spalletti deciderà poi se reinserirlo o meno nella lista dei convocati per la sfida di San Siro con l’Inter.

(Il Tempo – A. Serafini)



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