Matias Soulé, Manu Koné

AS ROMA NEWS GASPERINI SOULE KONE – A Trigoria si respira l’aria frizzante di un cantiere in piena attività. Gian Piero Gasperini, chiamato a inaugurare un ciclo che guardi lontano, ha individuato nel futuro la sua bussola – o, più precisamente, nei giovani che quel futuro possono costruirlo già oggi. Non è un vezzo retorico: il tecnico piemontese ha fatto della valorizzazione del talento la sua cifra stilistica sin dai tempi di Crotone e Genoa, passando per la celebre fucina di Bergamo. Ora, con la Roma, l’occasione sembra cucita su misura, riporta Il Corriere della Sera.

Un contesto ideale

Il centro sportivo di Trigoria offre strutture d’avanguardia e una rosa in progressivo ringiovanimento. L’età media si sta abbassando, ma, soprattutto, i giallorossi dispongono di un nucleo di calciatori under 25 pronti a recitare ruoli da protagonisti. È da qui che Gasperini vuole partire, trasformando la parola “progetto” da slogan a bussola quotidiana.

Soulé, il fantasista che spacca le partite

Il primo nome cerchiato in rosso sul taccuino dell’allenatore è quello di Matías Soulé. Pagato 30 milioni alla Juventus la scorsa estate, l’argentino classe 2003 ha vissuto un avvio in chiaroscuro, salvo poi esplodere nella seconda parte di stagione: dribbling secco, coraggio nel puntare l’uomo, personalità da veterano. Gasperini lo vede come il “nuovo Ilicic”: quell’elemento capace di rompere gli equilibri tra le linee, incuneandosi nelle difese avversarie. L’idea è blindarlo nel tridente offensivo e lasciargli libertà creativa.

Svilar e Koné, spine dorsali del presente

Tra le certezze figura Mile Svilar. A 25 anni è stato il portiere più continuo dell’ultimo campionato, con interventi da copertina anche in Europa. Il rinnovo è praticamente definito: 3 milioni netti più bonus per prolungare un matrimonio che sembra destinato a durare. Davanti a lui agisce Manu Koné, mediano francese classe 2001: intensità, letture intelligenti, gamba per coprire campo e pressare alto. Con Gasperini, maestro nel forgiare “box-to-box” moderni, potrebbe compiere un salto definitivo.

N’Dicka, perno difensivo (e tentazioni Premier)

In difesa il faro è Evan N’Dicka. Non ha saltato un minuto nell’ultima Serie A, testimonianza di affidabilità e forma fisica. L’allarme, però, suona dalla Premier League: offerte sotto i 40 milioni non verranno prese in considerazione, ma la Roma sa di dover resistere alle sirene inglesi per conservare il suo pilastro mancino.

Talenti di casa: Baldanzi e Pisilli cercano la consacrazione

Se l’acquisto di giovani affermati è un tassello cruciale, lo è altrettanto la crescita dei prodotti “fatti in casa”. Tommaso Baldanzi e Niccolò Pisilli, attualmente con l’Under 21, sono attesi al definitivo salto di qualità. Baldanzi possiede estro e visione ma ha bisogno di continuità e di una collocazione tattica nitida: troppo leggero per la mezzala pura, non esplosivo a sufficienza per l’esterno classico. Pisilli, lanciato da De Rossi e poi un po’ accantonato, combina intelligenza di gioco e capacità di inserimento; Gasperini dovrà modellarne identità e tempistiche.

Le scommesse di gennaio

Completano il mosaico due volti arrivati nel mercato invernale: Devyne Rensch, terzino di spinta con margini di crescita, e Salah-Eddine, jolly da centrocampo con piedi educati. Entrambi cercano consacrazione e minutaggio; entrambi incarnano la filosofia gasperiniana dell’apprendimento continuo.

Un progetto che parla di domani

La Roma che sta nascendo ha contorni netti: aggressività, verticalità, pressing coordinato e fiducia nei giovani. Gasperini sa che non basterà il talento: serviranno cultura del lavoro, pazienza e una dirigenza compatta nel proteggere l’idea di “progetto” anche nelle inevitabili turbolenze. Ma se le premesse verranno rispettate, il futuro giallorosso potrebbe non essere soltanto una promessa: potrebbe diventare una realtà scintillante, costruita oggi, partita dopo partita, da un manipolo di under 25 pronti a prendersi la scena.



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