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Rassegna stampa

Roma su Milenkovic. Caccia alla Champions col serbo di rinforzo: “Il mio futuro? Non si sa mai…”

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CALCIOMERCATO AS ROMA MILENKOVIC DIER – Per un gigante che è a rischio, uno che è da tempo nel mirino. Già, perché se è vero che la situazione clinica di Chris Smalling è sempre più fitta di dubbi, è altrettanto vero che Nikola Milenkovic è da tempo nel mirino della Roma. Ora forse anche più di prima, considerando la situazione di emergenza che rischia di crearsi a stretto giro di posta nella linea difensiva giallorossa, scrive La Gazzetta dello Sport.

Perché Smalling finora praticamente non c’è mai stato (ha giocato solo le prime tre partite di campionato, tra l’altro anche maluccio) e Ndicka a fine dicembre saluterà tutti per un mese, se non anche qualcosa in più, vista la sua presenza in Coppa d’Africa (con la Roma, ovviamente, che spera che il percorso della Costa d’Avorio sia il più breve possibile…). E poi c’è Kumbulla, che manca da 7 mesi per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Tra un mesetto dovrebbe tornare a disposizione, ma in che modo? Con quale stato di forma?

Insomma, la situazione della linea difensiva della Roma in questo momento è davvero in alto mare («Dietro non ci sono dubbi, giocano quei tre, anche perché abbiamo solo loro», ha detto spesso e volentieri Mourinho). E rischia di esserlo anche di più strada facendo. Adesso, quindi, si tratta di correre ai ripari e tra i nomi che da tempo sono sul taccuino del general manager Tiago Pinto c’è proprio quello di Nikola Milenkovic, il gigante serbo della Fiorentina, uno che la Roma monitora da tempo.

La Fiorentina chiede tanti soldi, circa 20 milioni di euro. E chissà se vorrà mai darlo ad una diretta competitor. Ma nel mercato ci sono tanti perché nascosti, spesso e volentieri. Il giocatore a Trigoria piace (e anche da tempo), seppur prenderlo non sarà ovviamente facile. Ma la Roma vuole provarci per risolvere un problema e dare l’assalto definitivo alla Champions. Certo, Milenkovic ha già un ingaggio da superstar (3,3 milioni di euro, è il più pagato in assoluto della rosa a disposizione di Italiano), il che non aiuta, è ovvio. Ma cedendo Smalling (3,5 milioni più bonus) altrove il monte-ingaggi non cambierebbe in funzione del financial fair play.

Milenkovic, infatti, ha rinnovato nel 2022, sposando di fatto la causa viola a lungo. «Ci sono state situazioni in cui avevo un solo anno di contratto, ma non potevo fare questo alla Fiorentina – ha detto pochi giorni fa ai media serbi – Società e tifosi qui mi hanno dimostrato sempre amore, credo nelle ambizioni di questo club. Il futuro? Amo molto Firenze, qui mi trovo a mio agio. Ma ora non posso prevedere cosa riserverà per me il futuro…».

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Insomma, se dovesse arrivare un’offerta allettante potrei anche pensarci su. È ovvio, però, che la Roma dovrebbe decidere di investire su Milenkovic per il presente e per il futuro, facendone davvero il perno della difesa di oggi e di domani. «La Roma vuole Milenkovic, ma i viola chiedono molti soldi e ad oggi i capitolini non sono disposti a investire tanto sul serbo», ha detto Angelo Arquilla, intermediario assai vicino alle cose di casa-Fiorentina. Il discorso, però, se appare difficile per gennaio, magari potrebbe decollare davvero a giugno, soprattutto nel caso in cui la Roma dovesse riuscire a centrare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League.

Nel frattempo sono anche tanti altri i nomi sul taccuino di Pinto. C’è Solet del Salisburgo, ad esempio, ma anche lui costa tanto. E c’è pure Dier del Tottenham, uno su cui ci si può arrivare più facilmente, perché ha già lavorato con Mourinho (con cui ha un ottimo rapporto, tra l’altro) e perché ha il contratto in scadenza a giugno, fattispecie che potrebbe anche spingere gli Spurs a darlo via a gennaio, incassando magari qualcosa. Certo, l’infortunio di Van de Ven complica le cose, visto che al suo posto nelle ultime due di Premier ha iniziato a giocare proprio Dier, che invece prima non aveva mai visto il campo. E allora ci sono altri nomi? Sì, la coppia del Chelsea, Chalobah-Sarr, due ai margini nei Blues. E considerando i rapporti tra Friedkin e Boehly, possibile che sia proprio questa la strada più facile da percorrere.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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