Claudio Ranieri

AS ROMA NEWS TOTTENHAM RANIERI – Cinque miseri punti, fin qui una sola vittoria, e contro la Dinamo Kiev (in casa e su rigore), che è ultima in classifica ancora a zero, poi la triste sconfitta in casa del Boras e due pareggi, con Bilbao e Union SG. Il cammino si è fatto in salita, come in campionato, scrive Il Messaggero.

Claudio Ranieri si ritrova davanti a un bivio, senza avere colpe: snobbare l’Europa e dedicarsi a salvare il campionato? Oppure provare a portare avanti entrambe le competizioni, anche se la condizione fisica e mentale della squadra in questo momento non è delle migliori? Domani sapremo, l’appuntamento fa un po’ paura: c’è il Tottenham – che ha rifilato 4 gol a City nell’ultima di Premier – davanti alla sua Roma.

Che era rimasta impalata a Bruxelles, con quel pari che ha quasi accompagnato alla porta Ivan Juric e che ha demolito la strada (almeno) verso il playoff. La Roma deve provare a dare una sterzata alla sua Europa, dove negli ultimi anni ha fatto la voce grossa (una finale e una semifinale, più il successo in Conference). La classifica europea accoglie Ranieri al ventesimo posto, correre per le prime otto posizioni è impossibile, conta il salvifico piazzamento nelle 24 per garantirsi lo spareggio per gli ottavi. Domani a Londra, se non è un’ultima chiamata, poco ci manca, visto che mancheranno solo tre partite alla chiusura di questa prima fase.

Ranieri torna a casa, torna dove aveva conosciuto i Friedkin, che gli hanno regalato fiducia ora come allenatore e poi come dirigente e che sono stati avvistati in queste ore proprio nella City, pronti – in teoria – per un blitz a New White Hart Lane. Torna dove, da pioniere, era andato ad allenare il Chelsea. Torna dove ha casa, dove ora è considerato un Sir, dove – dopo la vittoria da favola con il Leicester – da Tinkerman, aggiustatore un po’ pasticcione, era diventato Thinkerman, il pensatore.

La Roma va ricostruita, a Claudio l’arduo, compito di regalarle qualche stimolo in più, in questo caso per non buttarsi via in Europa. Un vittoria, una non sconfitta, varrebbero per la mente. A proposito di mente: la società ha rispedito a casa lo psicologo Tim Coates. La sua prova è durata una ventina di giorni. Evidentemente i risultati, nel breve periodo, non sono stati convincenti e il contratto biennale, pronto per essere firmato, è sparito.

Alla Roma, insomma, per dirla alla Ranieri, se è vero che non serve un mago, è altrettanto corretto dire che si possa fare a meno dello psicologo. Più urgente un Ceo. I giocatori dovranno uscire da soli dalla crisi, basta l’aiuto di Ranieri. E un’altra occasione si presenterà domani, l’Europa League è pure la strada secondaria per entrare in Champions. Un sogno, forse un’utopia.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA