AS ROMA NEWS TOTTENHAM – Il loro jet privato è parcheggiato da ieri all’aeroporto di Luton. Dan e Ryan Friedkin, i proprietari della Roma, potrebbero accogliere oggi la squadra a Londra e magari dedicare qualche parola d’incoraggiamento a qualcuno degli elementi in rosa più in crisi d’identità, a partire dal capitano Lorenzo Pellegrini, appena 13 palloni toccati domenica scorsa al Maradona contro il Napoli e sostituito all’intervallo. Il momento è critico, scrive La Gazzetta dello Sport.
E se da una parte a Trigoria non può passare inosservato il distacco abissale in classifica dalla Lazio (superiore anche a quello registrato nell’anno dello scudetto biancoceleste del ‘74), dall’altra i giallorossi cercano con il sostegno dei vertici societari di concentrarsi solo su loro stessi, nella speranza di rendere all’improvviso l’Europa League e la difficile sfida col Tottenham un traino psicologico per scalare posizioni anche in Serie A, in cui la zona a rischio al momento è distante solo 3 punti.
L’esame Tottenham è in calendario nel momento peggiore, è vero: per i giallorossi non è comunque l’ultima spiaggia, è una gara importante ma non decisiva per l’accesso alla seconda fase, anche se un segnale di riscossa adesso sarebbe fondamentale. Oltre ad aver battuto il City 4-0 nell’ultimo turno, il Tottenham è primo in Europa per intensità di pressing (e in Premier sia per gol che occasioni). E certo, stando alle percentuali, non si prospetta nulla di buono dopo che a Napoli la Roma ha chiuso col 79% di precisione-passaggi (solo il Bologna ha fatto peggio).
Eppure anche in Europa la squadra si aggrappa ora all’esperienza e alla calma di Sir Claudio, che contro gli Spurs (i più affrontati dal tecnico in carriera tra le squadre non italiane) ha vinto 9 volte in 18 confronti (5 pareggi e 4 sconfitte) e conosce come le sue tasche il calcio della City, dove ha già allenato Chelsea, Fulham e Watford (oltre ovviamente al Leicester, che è vicino Birmingham).
Ranieri punterà poi ancora sui senatori, in particolare Cristante (oltre a Mancini che ha mantenuto rispetto agli altri della vecchia guardia una media di rendimento più alta e costante), che rischiano di esaurire il loro ciclo nella Capitale a giugno se non lasceranno sul campo palpabili tracce di un cambio di passo prolungato nel tempo. E l’allenatore dovrebbe quindi rilanciare anche Hummels dal 1’ e Hermoso in coincidenza con la scelta di una difesa a 3, dando una chance pure a Paredes o Le Fée in mezzo e sulle fasce a Zalewski e Soulé.
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