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Rassegna stampa

Ljajic, dietro i tanti no c’è Montella. Anche Paredes nei piani rossoneri

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Un voltafaccia che a Trigoria non si aspettavano. Ljajic dice no al Torino e in rapida sequenza lo reitera al Celta Vigo. Dietro a questa decisione, oltre almancato accordo sulla clausola rescissoria che il calciatore voleva apporre sul contratto, c’è il Milan. Adem aspetta Montella che però prima deve liberarsi di almeno 3-4 attaccanti (e monitora Paredes, richiesto anche dallo Zenit e dalla Sampdoria). A Trigoria prendono tempo anche se altre operazioni in uscita (ieri Crescenzi al Pescara per 300mila euro) dovrebbero sbloccarsi a breve. Sanabria è ad un passo dal Betis Siviglia e Iago Falque, nonostante il no di Ljajic ai granata, dal Torino. In settimana accelerazione in arrivo per Machin al Sassuolo, Ponce al Gijon, Di Mariano al Novara e Capradossi al Cesena.

Non resta che affidarsi alle parole di Baldissoni: «In tempi relativamente brevi completeremo la difesa». Sull’avverbio utilizzato dal dg ruota il mercato giallorosso. A metà agosto c’è il preliminare di Champions e il 23 luglio si parte per la tournée americana. Probabile che quel «relativamente» si riferisca proprio alla partenza per gli Usa. Conti alla mano, mancano 5 pedine. Come confermato dal ds dell’Inter Ausilio, «stiamo parlando con la Roma di Juan Jesus, non lo nascondo». In realtà l’accordo è già stato trovato: i nerazzurri aspettano il via libera di Sabatini che non molla nemmeno Nacho e tiene sulla corda Caceres. Per il centrocampo il ds segue gli sviluppi della vicenda-Diawara (ormai separato in casa a Bologna: ieri ha inviato il certificato medico) e come operazione last-minute si è informato su Poli.

(Il Messaggero – S. Carina)



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