Italia, futuro in bilico per Spalletti: Ranieri in pole per la panchina azzurra

AS ROMA NEWS ITALIA RANIERI SPALLETTI – Claudio Ranieri e Luciano Spalletti sono i due nomi più caldi per il futuro della Nazionale italiana, seppur per motivi opposti. Dopo il disastroso ko contro la Norvegia, il futuro di Spalletti sembra appeso a un filo, mentre il popolo italiano, tra sondaggi e social network, invoca il ritorno di Sir Claudio, l’aggiustatore per eccellenza, l’uomo delle imprese impossibili.

Come riporta Il Messaggero, la volontà di piazza Italia è chiara: per approdare al Mondiale 2026 serve una figura di esperienza e pragmatismo, e Ranieri, reduce dall’ultima trasformazione vincente alla Roma, sembra il profilo ideale. La sua capacità di rigenerare squadre in difficoltà convince i tifosi e alcuni dirigenti della FIGC.

Tuttavia, trasformare il sogno in realtà richiede alcuni passaggi: Spalletti dovrà essere sollevato dall’incarico o dimettersi spontaneamente. Domani contro la Moldova a Reggio Emilia ci sarà un primo banco di prova decisivo: non basterà vincere, servirà una prestazione convincente e ricca di gol, per cancellare l’imbarazzo della gara di Oslo e rilanciare il morale azzurro.

Intanto, il presidente federale Gabriele Gravina resta in attesa: il confronto con Spalletti è in corso, ma il c.t. dovrà valutare se avrà ancora le energie per continuare o se farà un passo indietro. Spalletti non è solito abbandonare a metà, ma se non si sentirà più compreso o supportato, potrebbe lasciare senza battere ciglio.

Lo scenario è chiaro: per qualificarsi direttamente al Mondiale l’Italia deve arrivare prima nel girone, un traguardo complicato ma non impossibile. L’alternativa è passare dai playoff, un incubo già costato caro negli ultimi anni, prima contro la Svezia (Russia 2018) e poi contro la Macedonia (Qatar 2022).

Ranieri, però, non è l’unico nome sul tavolo. Tra i papabili c’è anche Stefano Pioli, libero dall’Al Nassr a luglio, seguito pure dalla Fiorentina. Ma il nome di Ranieri resta quello più forte: esperienza, buon senso, calcio semplice e concreto, tutte qualità che servirebbero come il pane a questa Nazionale spaesata.

La tentazione di richiamare l’allenatore romano è forte anche nei corridoi di via Allegri. Il Mondiale è ancora lontano, ma la FIGC non può permettersi il rischio di una terza clamorosa assenza. Ora testa alla Moldova, poi sarà il momento delle decisioni. Con un’Italia che sogna già il ritorno di Sir Claudio.

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