Gasperini e il suo tocco magico con i centravanti: Dovbyk può essere il prossimo?

AS ROMA NEWS GASPERINI DOVBYK – Cosa accomuna Milito, Muriel, Zapata e Retegui? Certamente il ruolo di attaccante, ma soprattutto un fattore in comune: sotto la guida di Gian Piero Gasperini hanno raggiunto cifre da record, rispettivamente 24, 22, 23 e 25 gol in un solo campionato. Un fil rouge che racconta molto del feeling speciale tra il tecnico piemontese e i suoi numeri 9. Lo ricorda oggi Il Messaggero, snocciolando numeri impressionanti: in sette anni, l’Atalanta ha mantenuto una media di 78 gol a stagione, toccando i picchi di 98 e 90 reti nei bienni 2019-20 e 2020-21.

Il ruolo del centravanti per Gasperini non è quello tradizionale: oltre a essere il terminale della manovra, deve saper partecipare alla costruzione del gioco, favorire l’inserimento dei compagni, garantire movimenti profondi e d’appoggio, e non ultimo contribuire al pressing difensivo. È qui che si accende il dibattito su Artem Dovbyk: l’attuale punta giallorossa ha convinto a metà, nonostante il pedigree da capocannoniere della Liga.

Sotto la gestione di tre tecnici diversi – De Rossi, Ranieri e Juric – è emersa una critica comune: la poca propensione dell’ucraino a sacrificarsi per la squadra. Non è un caso che Ranieri abbia dichiarato: «Se pensi alla prestazione e non fai gol va bene, ma se non pensi alla prestazione e non segni allora inizio a pensare».

Cessione o rilancio?

La situazione è complessa. Dovbyk è costato 38,5 milioni di euro tra parte fissa e bonus, con un 10% sulla futura rivendita. A bilancio pesa circa 6,1 milioni annui: venderlo sotto i 25 milioni significherebbe una minusvalenza, un lusso che la Roma non può permettersi. Soprattutto considerato che alternative come Lucca o Krstovic – i nomi graditi a Gasperini – non costerebbero molto meno e hanno numeri simili a quelli di Dovbyk nella loro prima stagione in Serie A.

Inoltre, Gasperini è noto per valorizzare al massimo i suoi attaccanti, pur partendo da caratteristiche diverse. Milito, Zapata, Muriel, Borriello, Retegui: ognuno con peculiarità diverse, ma tutti trasformati in bomber affidabili.

Il tecnico, inoltre, è chiaro: per affrontare una stagione con impegni su più fronti, servono cinque attaccanti per due posti. Con Soulé e Dybala confermati, e con Shomurodov e Dovbyk in bilico, serviranno altri tre nomi se l’ucraino dovesse partire, o due se decidesse di restare.

Un futuro da riscrivere

Nonostante i dubbi, Dovbyk potrebbe avere una chance importante con Gasperini, che spesso ha saputo adattare e migliorare le doti dei propri giocatori. E i precedenti suggeriscono che con lui anche un centravanti meno dinamico può diventare devastante. La parola ora passa a Gasp. E di lui, la Roma può fidarsi.

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