Dovbyk sfida Retegui: solo 12 gol in Serie A, ma l’ucraino vuole chiudere in bellezza con la Roma

AS ROMA NEWS ATALANTA DOVBYK RETEGUI – Artem Dovbyk ha ancora tempo per migliorare i propri numeri in questa stagione e riscattare un’annata fatta di alti e bassi. Il centravanti ucraino, voluto fortemente dalla Roma e costato oltre 35 milioni di euro alla proprietà Friedkin, ha segnato finora 12 gol in Serie A, un bottino inferiore rispetto alle aspettative maturate dopo la sua straordinaria stagione con il Girona.

Come sottolineato da Il Messaggero, Dovbyk aveva chiuso l’ultima Liga con 24 reti, di cui ben 4 segnate nelle ultime due giornate, risultando capocannoniere davanti a Sorloth e Lewandowski. Un rendimento da leader, favorito da un contesto stabile, senza cambi in panchina e con una squadra perfettamente rodata.

Un impatto inferiore alle attese, ma decisivo

A Trigoria ci si attendeva una stagione simile, o leggermente ridimensionata per via delle difese italiane più organizzate, ma i numeri dell’ex Girona sono rimasti al di sotto delle aspettative. Nonostante ciò, i suoi gol hanno fruttato 17 punti in classifica alla Roma, tra cui quello decisivo nel successo contro la Fiorentina. Numeri importanti, anche se non ancora sufficienti per considerare pienamente soddisfacente l’investimento.

Dovbyk vs Retegui: il confronto

Stasera, nella sfida contro l’Atalanta, Dovbyk si troverà di fronte Mateo Retegui, autore di 24 gol stagionali. Un confronto diretto che sa di rivincita e che potrebbe essere l’occasione giusta per rilanciarsi agli occhi della piazza romanista. La Roma si gioca l’accesso diretto in Champions League, e Ranieri si affida proprio a Dovbyk per guidare l’attacco insieme a Shomurodov.

Dall’altra parte, la squadra di Gasperini, ormai vicina alla qualificazione matematica, potrebbe avere meno pressione addosso, mentre l’attaccante ucraino sarà chiamato a dimostrare fame e concretezza. Chiuderla bene è fondamentale. Per la Roma, per la Champions, e per un Dovbyk che vuole trasformare le critiche in risposte sul campo. E la sfida con Retegui è il palcoscenico perfetto per farlo.