Eusebio Di Francesco

(Gazzetta dello Sport – D. Stoppini) «Ai ragazzi l’ho detto: non si può più sbagliare». La ferita di Genova, la voglia di riscatto. E l’ambizione di Eusebio Di Francesco, che lo dice scherzando ma non troppo: «Totti preferirebbe lo scudetto al Napoli? Mi auguro anch’ io che vada al Sud, magari giusto un po’ più in alto…». E allora l’occasione va colta: nel giorno in cui Napoli e Juventus si affrontano, con la Spal la Roma ha la possibilità di accorciare su almeno una delle due pretendenti al titolo. «Mi auguro che finisca con un bel pareggio, così rimaniamo tutti vicini», spiega il tecnico.

RADJA E PEROTTI OUT – Se lo augurano a Trigoria, dove ieri è andato in scena l’ultimo atto della trattativa Manolas. Il greco ha allungato il contratto fino al 2022, ingaggio da tre milioni e clausola rescissoria fissata a quota 35 milioni. L’annuncio arriverà subito dopo la sfida con il Qarabag. Partita che segnerà il ritorno in campo di De Rossi, oggi fuori per squalifica. «Come mi sono comportato con lui? La prima cosa è stata dargli uno schiaffo, proprio come lui ha fatto con Lapadula… – ha sorriso Di Francesco -. Scherzi a parte: Daniele ha sbagliato, non è la prima volta che gli capita. Con me sì, però. Pagherà le conseguenze del regolamento interno. Poi si riparte da zero, dando tutti di più, mettendo maggior attenzione negli atteggiamenti: non possiamo più permetterci determinati errori». Fin qui il bastone. Poi la carota: «Daniele è come un figlio in difficoltà, non va abbandonato ma aiutato. Si è scusato, ora ha bisogno di sentire la gente intorno». Tornerà in Champions, lui come Nainggolan e Perotti. Ma non parlate ad Eusebio di alibi per le assenze.



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