Rassegna stampa
Roma, rivoluzione “made in Italy”: Massara‐Gasperini al timone, Ranieri garante del romanismo

AS ROMA NEWS MASSARA GASPERINI RANIERI – Frederic “Ricky” Massara e Gian Piero Gasperini parlano la stessa lingua. Letteralmente – entrambi piemontesi di nascita, figli calcistici di club che hanno forgiato la tradizione italiana – e calcisticamente, perché il nuovo direttore sportivo e il tecnico scelto dai Friedkin condividono una visione fondata su lavoro, identità e sviluppo di talento nostrano. Con loro, in cabina di regia, Federico Balzaretti (vice-ds) e Claudio Ranieri, senior advisor che da romano e romanista doc farà da collante fra campo, dirigenza e tifoseria, riporta La Gazzetta dello Sport.
Dopo una stagione segnata da incompiutezze e scelte straniere difficili da integrare – anche a causa delle barriere linguistiche – la proprietà texana cambia rotta: spazio a un “made in Italy” capace di calarsi subito nella realtà capitolina.
Il nuovo corso parte da uno zoccolo duro tutto italiano: Gianluca Mancini, Bryan Cristante, Lorenzo Pellegrini ed El Shaarawy saranno i senatori dello spogliatoio, mentre i talenti azzurri Tommaso Baldanzi e Niccolò Pisilli rappresentano il futuro immediato. Attorno a loro Massara inserirà profili tra i 21 e i 25 anni, età ideale per crescere con il 3-4-2-1 martellante di Gasperini e dare continuità di valore alla rosa senza perdere di vista i paletti del settlement agreement UEFA.
«Ho trovato una proprietà determinata a regalare trofei ai romanisti», ha spiegato Massara nella sua prima intervista ufficiale. «Gasperini è esigente, ma dovremo esserlo tutti: lui darà una chiarissima identità alla squadra». Parole che delineano un progetto ambizioso, in cui la nazionalità non è solo un vezzo ma la leva per accelerare l’integrazione di idee e uomini: niente più esperimenti calati dall’alto, ma un cantiere in cui comunicazione e appartenenza diventano motore tecnico-emotivo.
Otto giorni separano la Roma dal 30 giugno e dalla necessità di completare cessioni fondamentali; subito dopo, però, comincerà il mercato “costruttivo”. La missione è chiara: assemblare un gruppo affamato, italiano nel cuore e internazionale nei principi tattici, pronto a rilanciare il club in Serie A e a riportarlo in Champions League. Per farlo serviranno colpi intelligenti e un lavoro quotidiano senza proclami, proprio come chiedono Massara e Gasperini. La sfida è lanciata: la Roma versione 2025-26 vuole essere la più italiana – e la più competitiva – dell’era Friedkin.
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