Dan e Ryan Friedkin

AS ROMA NEWS FRIEDKIN – Chissà se a New York, dove si trovano in questi giorni, a Dan e Ryan Friedkin sono arrivati i pensieri di tifosi e addetti ai lavori romanisti (e non) che li reputano i principali artefici del disastro in questa stagione. Più della squadra, che è stata comunque contestata al rientro da Firenze e ieri fuori da Trigoria, più di Juric e prima di lui De Rossi, scrive il Corriere della Sera.

«Il pesce puzza dalla testa – uno dei commenti sui social – e se la squadra va male è perché la società è completamente assente». Anche nelle radio, ieri, la maggior parte dei messaggi era di critica nei confronti della proprietà e di una dirigenza che a Roma ha solo il d.s. Ghisolfi.

Hanno fatto molto scalpore le parole dell’ex milanista Zvonimir Boban a Sky, subito dopo la partita: «La Roma – ha detto il croato – è una grande piazza e deve essere rispettata. Per quello che riguarda i grandi nomi, gente che ha fatto la storia della Roma, io non dico che se uno è stato un ottimo giocatore poi sarà lo stesso anche come dirigente, però a Totti non è stato dato il tempo di crescere e non è stato aiutato ad imparare un nuovo ruolo. E De Rossi lo hanno bruciato come se fosse zero. Ma chi siete? Vergognatevi!».

Parole che sono state apprezzate dai tifosi: «Ci doveva pensare Boban a difenderci, ha parlato più da romanista lui che tutti gli altri, anche perché nessuno tra quelli che sono a Trigoria conosce la storia della Roma».

In tanti hanno ricordato le parole («Sono stato mandato via da gente che non sa di calcio») di José Mourinho e altrettanti hanno auspicato un ritorno («Sarebbe la soluzione più logica») di De Rossi.

Critiche alla proprietà sono arrivate anche da Ubaldo Righetti. «I Friedkin – le sue parole a un’emittente radiofonica privata – hanno fatto di tutto per far sprofondare questa società. Da questa situazione è difficile uscire, non c’è una dirigenza, non ci sono uomini con cui relazionarsi e la presidenza è distante. Non avranno visto nemmeno la partita. La Roma è una cosa in più per loro, ma non funziona così: devi essere presente».



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