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Rassegna stampa

Vina a casa, Mourinho: “Roma nessun reintegro, va bene Tripi”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA MOURINHO – «Sarà una partita con una difficoltà in più. Il Verona ha cambiato allenatore (Tudor al posto di Di Francesco; ndr) e non abbiamo nessun tipo riferimento. Possiamo vedere il passato di Tudor o pensare che cerchi di ripetere i principi di Juric. Ci sono tante domande senza risposte».

È un dettaglio che di sicuro non piace a José Mourinho, abituato a studiare le partite nei minimi particolari con il suo staff, scrive il Corriere della Sera. Esempio chiaro e recente lo schema a palla ferma che ha portato al primo gol contro il Sassuolo. Alla mancanza di video da analizzare si è aggiunta l’assenza di Viña, che non è stato convocato. L’uruguaiano è stato fermato da una distorsione al ginocchio che sembra lieve ma, viste le tantissime partite consecutive da affrontare e il derby di domenica 26 settembre, non è da sottovalutare.

Le soluzioni, nel ruolo di terzino sinistro, non sono molte. La più logica è Calafiori, che nella gara contro il Cska Sofia ha chiesto il cambio nel finale in preda ai crampi. Bocciato dallo stesso Mourinho l’esperimento di Ibañez laterale: «È ovvio che non sia un terzino che può giocare alto e arrivare in posizione di cross. Può fare la posizione come un’emergenza, con una prospettiva più difensiva, ma non è e non sarà mai un terzino».

Esclusa categoricamente l’ipotesi di reintegrare giocatori, come Santon (nel ruolo), Nzonzi o Fazio che adesso sono fuori dalle rotazioni: «Semmai ho pensato a Tripi che ha fatto il pre-campionato con noi, ha giocato le amichevoli, ha imparato il nostro modo di pensare, ha il cuore giallorosso e può giocare in più posizioni difensive. Non penso al rientro né di Santon, né di altri giocatori che non sono con noi».

Ci sarebbe anche un’altra opzione, cioè la difesa a 3, tanto più se il Verona si schiererà con il modulo della stagione scorsa. Mou non smentisce e non conferma: «Possiamo giocare a 3. Non lo abbiamo ancora fatto ma non posso dire che non lo faremo. È una situazione aperta, tante squadre in Serie A ci giocano e se in qualche partita pensiamo che sarà il modo migliore per vincere la partita lo potremo fare».

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In attacco ritorna titolare Abraham, il vero ballottaggio è tra El Shaarawy (due gol nelle ultime due partite, tre in meno di 150 minuti giocati) e Mkhitaryan. Immancabile la domanda sul povero Mayoral, che in tutta la stagione ha giocato solo 16 minuti e contro il Cska è stato rimandato in panchina quando era pronto per entrare in campo per «colpa» di Calafiori che ha chiesto il cambio: «Cosa gli manca? Che la Fifa dia il permesso di giocare in 12. È un bravo giocatore e un bravo ragazzo, lavora tantissimo. Mi piace più oggi rispetto a due mesi fa. Abraham e Shomurodov stanno molto bene e lui, per ora, mi serve in panchina. Lui ovviamente vuole di più ma arriverà anche il suo momento».

FOTO: Credit by Depositphotos.com

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