Romelu Lukaku, Josè Mourinho

AS ROMA NEWS MOURINHO LUKAKU BELOTTI – Il bello è che nel dizionario la parola «rimonta» ha 5 significati: quattro di questi sono legati ad animali, scarpe, forni e miniere. Il brutto è che nella nostra memoria ne resta essenzialmente uno: la risalita verso il vertice, quasi sempre legata ad eventi sportivi, scrive La Gazzetta dello Sport. Che la Roma di José Mourinho – il cui nome in Spagna ieri rimbalzava come possibile erede di Ancelotti al Real Madrid – in questo momento abbia molto a cuore solo l’ultimo significato appare chiaro, e per renderlo esplicito lo Special One si confessa così:

«La cosa più importante è vincere e non vendere la filosofia. Non bisogna vendere scuse, ma essere un vincitore – dice a “Gameplan.com” – Vinci tre partite di fila, ma non è il paradiso perché sta arrivando una sconfitta. Perdi tre partite di fila non è un inferno, perché uscirai dal momento buio e vincerai di nuovo. È molto importante mantenere l’equilibrio. Empatia significa tutti insieme nello stesso progetto». Ecco, il progetto giallorosso è palese: giocare la prossima Champions, e per farlo occorre rimontare, appunto.

Dopo una avvio di campionato tutto sommato morbido – fatta eccezione per il Milan – ormai non è più tempo per rimpiangere il tempo perduto. Certo, adesso la strada si arrampica, ma le prossime 4 partite offrono ancora sfide abbordabili (le prossime due in casa contro Monza e Lecce) e due big match (Inter e il derby con la Lazio) in cui la Roma è chiamata a fare la differenza, se non vuole arrivare alla sosta di novembre ancora con diverse lunghezze di distanza dal 4° posto (adesso sono sei). Come dire, raggranellare 8 punti pare l’obiettivo minimo. Occhio poi a un dettaglio: prima della Stracittadina, causa coppe, la Roma avrà due giorni di riposo in meno.

Recuperi e gestione degli infortunati saranno decisivi. Se Smalling e Sanches lasciano ancora dubbi sul loro effettivo rientro in forma, la buona notizia viene da Llorente, che ieri è tornato in gruppo. Un passo avanti, se si pensa anche alle assenze che coinvolgono altri reparti. In mediana infatti, oltre al solito Sanches, mancherà anche capitan Pellegrini e quindi, con tre difensori di ruolo a disposizione (Mancini, Llorente e Ndicka), Cristante potrebbe tornare in mediana. In attacco, invece, l’assenza pesante per ora è Dybala, ma con Lukaku che segna una media di un gol a partita, in avanti la Roma non ha problemi.

In chiare rimonta, poi, le rotazioni saranno fondamentali. Sulle fasce Karsdorp, Kristensen, Celik, Spinazzola e Zalewski si alterneranno, in mediana Bove troverà il suo spazio, così come farà El Shaarawy grazie alla sua vocazione di jolly. Occhio poi ad Azmoun. L’attaccante torna dalla nazionale in gran forma e quindi è probabile che il turnover possa riguardare anche lui. Anche perché, nell’ottica anche delle due sfide di Europa League prima della sosta, le energie serviranno. Il doppio match con lo Slavia Praga, infatti, sarà una sorta di spareggio per il primo posto, che consente di evitare i playoff.

Strategicamente, ci sarà sempre più spazio per la formula dei due centravanti. Lukaku e Belotti dovranno sfondare e, soprattutto l’ex granata, sacrificarsi in copertura in un 3-5-2 con meno fantasia rispetto a quando è possibile schierare Pellegrini e Dybala, ma che è in grado di dare alla squadra profondità, capacità di difendere palla per far salire i compagni e presenza sulle palle inattive. Quanto basta perché la Roma conti, superato il derby, di essere a un passo dal sogno.



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