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Rassegna stampa

Roma, all’Olimpico in 30 mila per Zaniolo: con il Genoa sarà la sua partita

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Re di Roma, almeno per un giorno. Zaniolo domani si sentirà così, perché l’Olimpico farà di tutto per fargli vivere sulla sua pelle una sensazione incredibile, quella di un giocatore insostituibile, scrive La Gazzetta dello Sport. La gente giallorossa ci sta lavorando su, anche per esorcizzare la paura di perderlo a giugno. 

E magari oggi ne parlerà anche José Mourinho nella consueta conferenza stampa pre-gara. Anche se il clou ci sarà ovviamente domani, quando tutto lo stadio si stringerà in un abbraccio simbolico intorno a lui, il gioiello di casa che fa gola alla Juventus. Sullo sfondo c’è il suo futuro, un contratto da rinnovare e le scelte della Roma.

Insomma, quella di domani per Nicolò Zaniolo non sarà una partita normale, perché l’Olimpico cercherà di fargli sentire tutto il suo affetto. Zaniolo per un giorno si sentirà quasi il re di Roma, appunto. La curva Sud sta organizzando un’accoglienza speciale, anche se a causa delle limitazioni per il Covid non tutti i ragazzi potranno esserci. Ma anche con una capienza ridotta al 50%, quei 31-32 mila tifosi si uniranno in un abbraccio simbolico a Nicolò, il loro beniamino. 

Sarà uno stadio che cercherà di fargli sentire tutto l’affetto possibile, con cori, ovazioni e probabilmente anche un paio di striscioni. L’applausometro toccherà livelli massimi al suo ingresso, c’è da scommetterci su, quando lo speaker dell’Olimpico scandirà il suo nome, alla lettura delle formazioni. Ma poi sarà un continuo, tra applausi e incoraggiamenti. E, probabilmente, anche qualche coro non proprio da educande nei confronti della Juventus, la rivale di sempre ma oggi anche il grande pericolo. 

Già, perché l’idea che Zaniolo possa finire in bianconero a Roma non piace (eufemismo) ovviamente a nessuno. E anche questo la gente giallorossa domani lo farà notare. Perché al di là di tutto, a Roma la paura di perdere Zaniolo esiste. E anche se non è fortissima, è sempre meglio esorcizzarla sul nascere, dimostrandogli quanto la piazza e la tifoseria si siano affezionati a lui in questi 4 anni giallorossi.

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Del resto, da tre giorni a Roma non si parla d’altro che di Zaniolo, dopo le frasi di martedì del general manager Tiago Pinto, frasi che hanno messo in dubbio la sua permanenza in giallorosso per il prossimo anno. Mourinho sul futuro di Nicolò una volta si è già espresso ed è successo dopo la sconfitta di Bologna, il primo dicembre scorso: «Parlo contro i miei interessi, a Nicolò consiglio di andare a giocare all’estero perché in Italia per lui sta diventando impossibile». Quello fu uno sfogo legato ai presunti torti arbitrali ed ai tanti falli che Zaniolo subisce in ogni partita. Ma magari Mou vorrà tornarci su oggi.

Del resto, la partita di domani non può essere mai una partita normale per Zaniolo. Perché il Genoa è stata la sua prima squadra vera, seppur da giovanissimo (dai 9 agli 11 anni). E perché per lui che è di La Spezia, questo è di fatto un derby. Anche se a causa del doppio infortunio non lo gioca dal 25 agosto 2019 (in tutto per lui una vittoria e due pareggi). Chiaro quindi che sia una partita che Zaniolo vivrà in modo particolare, andando a caccia di una vittoria importante per la squadra e per se stesso. D’altronde tanti amici di La Spezia in questi giorni gli hanno chiesto proprio questo, di fargli un piccolo grande regalo. E lui ci proverà, in un Olimpico che lo farà sentire come mai prima.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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