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Per il presidente Buttafuoco ‘la Biennale di Venezia è una bottega del futuro’

(Adnkronos) – A poco più di un anno dal suo insediamento alla presidenza della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco racconta la sua Istituzione come una "bottega rinascimentale del futuro" in cui le arti si intrecciano e si contaminano, restituendo una visione culturale profonda, mai manageriale. "Mi sento una spugna", dice il presidente Buttafuoco in una lunga intervista a Venezianews, sottolineando il suo approccio immersivo e dialogico. Nel corso dell'intervista, Buttafuoco insiste sul valore della parola come elemento cardine del nuovo corso: dalla messa in scena del Commento al Vangelo di Giovanni di Meister Eckhart alla rinascita della storica rivista della Biennale dopo 53 anni, ogni gesto punta a un arricchimento del pensiero, fuori dalle nicchie e rivolto a tutti. Non a caso si ipotizza la nascita di una permanente "Biennale della Parola", capace di attraversare musica, teatro, filosofia e spiritualità. Venezia, secondo Buttafuoco, rimane un luogo "che resiste alla disneylandizzazione" grazie alle sue istituzioni culturali. E la Biennale, con il suo immenso Archivio (Asac), è "un centro studi vivente" per artisti e studiosi. Il presidente Buttafuoco rilancia anche il legame tra memoria e futuro, evocando il 700° anniversario di Marco Polo come seme per nuovi progetti euroasiatici. Sotto la sua presidenza debuttano nel 2025 Willem Dafoe per la Biennale Teatro e Caterina Barbieri per la Biennale Musica, mentre Wayne McGregor è stato confermato alla Biennale Danza. Tre visioni potenti e complementari, che secondo Buttafuoco "porteranno in scena non spettacoli per pochi eletti, ma momenti destinati a rimanere nell’immaginario". Anche la Biennale Architettura guidata da Carlo Ratti segna un cambio di passo: aperta ai linguaggi della scienza, del digitale, dell'aerospazio. Una scelta, spiega Buttafuoco, nata dal desiderio di rendere "l'architettura sempre più porosa, dialogante". E a una domanda sull'intelligenza artificiale, il presidente della Biennale risponde con un'immagine: "Le api sono intelligenti, ma noi siamo spirito, errore e ricerca". È in questo spazio di imperfezione fertile che, per Buttafuoco, l'arte trova la sua vera funzione. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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