(Adnkronos) – Nel 2024, i prezzi dell’energia elettrica per i clienti non domestici hanno mostrato una discesa, di diversa intensità in quasi tutti i Paesi europei, con una contrazione del 14% per la media dell’area euro che ha visto oscillazioni tra il -2,7% della Germania e il -20,2% della Francia. Anche il prezzo lordo, comprensivo di oneri e tasse, pagato dalle imprese italiane è diminuito passando da 28,9 a 26,52 centesimi€/kWh (-8,3%). Tuttavia, l’Italia ha nuovamente perso competitività rispetto alla maggior parte degli altri Paesi europei (più del 24% rispetto alla media dell’Area euro) principalmente a causa dell’aumento della componente relativa a oneri, imposte e tasse (+15%), passata da 8,5 c€/kWh nel 2023 a 9,8 c€/kWh nel 2024. Questa componente rappresenta oggi la più elevata tra i Paesi analizzati con un +134% rispetto alla Francia e +65% rispetto alla media dell’Area euro. Lo rileva la relazione Arera 2024. Analizzando i prezzi per classe di consumo, Francia e Spagna si confermano i Paesi più competitivi, con la prima che ha visto un calo del 38% per i clienti con consumi da 70 mila a 150 mila kWh/anno (da 14,7 a 9,1 c€/kWh) mentre la seconda si mantiene su una riduzione del 7% in tutte le classi. Al contrario della Germania che ha mantenuto livelli più elevati in tutte quante le classi. In Italia, nelle classi di consumo in cui si concentra oltre la metà dell’energia acquistata per usi non domestici, ossia le classi IB e ID, i clienti italiani hanno sostenuto un prezzo totale superiore rispetto ai clienti omologhi dell’Area euro, rispettivamente dell’11% e del 9%. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA