Maurizio Veloccia

AS ROMA NEWS STADIO PIETRALATA – I comitati di quartiere a Pietralata sono sul piede di guerra e si oppongono alla costruzione del nuovo stadio della Roma, ma il Campidoglio va avanti. «Ascoltiamo tutti, ma non ci fermiamo», chiarisce l’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia al Corriere della Sera.

Assessore, che punto è l’iter?
«Tra pochi giorni porteremo in giunta la delibera di interesse pubblico. Si tratta di un passaggio importante: l’amministrazione dichiarerà il pubblico interesse ma imporrà anche con chiarezza le condizioni che la società dovrà rispettare nel progetto definitivo. Dopo l’approvazione dell’atto in Assemblea capitolina partirà il dibattito pubblico garantito dalla legge e da noi fortemente voluto».

Le osservazioni sollevate in conferenza dei servizi come andranno superate?
«Gli esiti del dibattito e le prescrizioni della conferenza dei servizi dovranno fornire alla Roma gli elementi per presentare un progetto definitivo che possa essere analizzato positivamente nella conferenza dei servizi che verrà indetta dalla Regione, in seguito alla quale ci sarà l’approvazione finale del progetto».

I comitati sono preoccupati soprattutto per trasporti e viabilità. Come pensate di rassicurarli?
«Lo stadio è un obiettivo condiviso dalla società, dai tifosi e dall’amministrazione, ma dovrà essere realizzato con particolare attenzione ai temi della mobilità, garantendo accesso e fruibilità all’impianto in sicurezza e senza interferire minimamente sull’accessibilità al Pertini. Su questi aspetti la Roma dovrà lavorare molto con i nostri tecnici. Ci sono state molte osservazioni, e questo è un bene. Segnalare tutti i punti di attenzione mette nelle condizioni la società di avere piena evidenza dei problemi da risolvere. Oggi la Roma ha tutti gli elementi per fare una progettazione in grado di realizzare lo stadio. I comitati stiano tranquilli, non si fa lo stadio se non si garantisce a un’autoambulanza di arrivare senza problemi al pronto soccorso».

Li incontrerete? 
«Ascolteremo tutti, ovviamente anche chi ha dubbi e incertezze. Vogliamo analizzare ogni contributo per migliorare il progetto ma con un obiettivo, che voglio sia chiaro: fare lo stadio e non impedirlo. Bisogna immaginare il quadrante di Pietralata non soltanto con un impianto sportivo futuristico, ma anche con un parco di oltre 10 ettari, playground e luoghi di incontro al posto di baracche e discariche abusive, una stazione della metro funzionante, un grande campus universitario e servizi. Proviamo a sognare di cambiare questa città e renderla più bella ed accogliente. Questa è la sfida».



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