Tiago Pinto

AS ROMA NEWS CONFERENZA TIAGO PINTO«La Roma è più forte dello scorso anno. La Champions? Dal primo giorno ho capito che la grande ambizione della proprietà è raggiungerla. Quando acquisto dei giocatori come Lukaku, Abraham, Aouar devo convincerli con questi obiettivi, poi è ovvio che non siamo il Manchester City».

È un Tiago Pinto motivato, quello che si presenta in conferenza stampa per fare un punto sul mercato appena concluso, ma non solo, scrive il Corriere della Sera. Uno dei temi più caldi è il suo rapporto con Mourinho. «Non c’è scontro tra me e lui, parliamo la stessa lingua e quello che pensiamo ce lo diciamo in faccia. Vogliamo portare avanti i progetti della Roma e fare il meglio per la squadra».

Entrambi hanno il contratto in scadenza. «Dei rinnovi si parla nelle sedi opportune, ora siamo concentrati sullo stesso obiettivo. Il mio contratto non è una preoccupazione. Siamo consapevoli, invece, del momento che stiamo vivendo e stiamo tutti insieme: uniti, carichi e motivati».

Il g.m. ha la convinzione di aver dato allo Special One una squadra migliore dello scorso anno, nonostante le difficoltà per il Fair Play Finanziario. «Non è semplice garantire una squadra migliore, rispettare i paletti dell’Uefa e, allo stesso tempo, avere giocatori con prospettive future. Dal punto di vista tecnico, penso che la squadra sia migliorata e abbia maggiori soluzioni e qualità. Lukaku? Penso che i tifosi siano contenti di avere un giocatore come lui e non uno qualsiasi, anche se hanno dovuto aspettare. L’intervento di Mourinho è stato determinante ma non vorrei dimenticare il coinvolgimento personale dei Friedkin che hanno sbloccato la trattativa. Zapata? Abbiamo parlato con lui, ma non dirò mai che non lo abbiamo preso per scorrettezza dell’Atalanta». Prima del belga, gli obiettivi erano Scamacca e Marcos Leonardo. «Con Scamacca non siamo riusciti a chiudere, Marcos Leonardo è ancora un obiettivo: lo seguiamo da tanto, era una situazione avviata, poi la situazione si è fatta difficile, ma resta un obiettivo».

Parlando di Dybala e di alcuni tra i nuovi arrivati, Mourinho ha detto che se non avessero avuto dei problemi in carriera, oggi non sarebbero alla Roma. «Da quando è arrivato Mourinho, tanti giocatori che avevano dei problemi hanno avuto un buon recupero. Renato Sanches è la mia ossessione, lo volevo prendere da anni, se le cose con lui andranno male sarà una mia responsabilità. Con Dybala abbiamo un grande rapporto, è un professionista e un uomo fantastico e vi invito a godervelo, del suo futuro parleremo. Lui è contento qui, e faremo di tutti per mantenerlo».

Cosa che non è riuscita con Matic. «È una situazione che mi dispiace e che non mi aspettavo ma la cosa positiva è che abbiamo preso Paredes. Se Matic un giorno vorrà spiegare lo farà, ma non merita tante parole». Sugli arbitri. «Non voglio fare polemiche, dobbiamo ascoltare gli arbitri ma anche loro devono ascoltare noi. Io non ci capisco nulla: non riesco a capire la differenza tra il contatto di Zaniolo con il Napoli (intervento di Meret, ndc) e quello di Rui Patricio con il Milan. Non c’è uniformità nei giudizi, e questo è un tema molto complicato. Noi ci aspettiamo giustizia dagli arbitri, ma fatico a capire la strada che il calcio sta prendendo».



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