“Manca un centrocampista? Dovreste fare gli allenatori“. Roma s’interroga sul mercato giallorosso, dividendosi tra chi si fa andar bene la squadra e chi accusa l’assenza di un regista. James Pallotta traccia una linea. Per lui la Roma è forte, anche senza l’arrivo del centrocampista, e certo non è l’addio di Vainqueur l’elemento per cui bocciare un mercato in entrata. Che un uomo di qualità in mezzo al campo potesse servire lo ha confermato il dg Baldissoni: «Avremmo voluto cogliere un’opportunità come Wilshere, ma ha preferito restare in Inghilterra». Tra i tifosi non si parla di altro che del colpo sfumato. Spalletti aveva chiesto un rinforzo vero, non un nome a caso. Wilshere sarebbe stato un titolare indiscusso. I vari Grenier e Belhanda non erano considerati rinforzi reali. Si sarebbero comunque giocati un posto con Paredes e De Rossi, con il rischio di finire in tribuna. E mandare gente in tribuna, a maggior ragione se si tratta di acquisti “part time”, alimenta malumori all’interno della rosa. O peggio di non poterli includere nella lista Uefa (vedi il caso Inter) per evitare sanzioni del Fair play finanziario. A proposito: nella lista della Roma c’è Rüdiger, che Spalletti spera di riavere già a ottobre, ma non Mario Rui, che nessuno invece si aspetta di rivedere prima di gennaio. In ogni caso, a Trigoria c’è spazio per l’autocritica: «Lavoriamo per vincere – spiega Baldissoni – ma si poteva fare di meglio». Lo pensa anche Sabatini: nelle ultime ore di mercato il ds carico di tormenti (magari ne parlerà pubblicamente, a breve) aveva accarezzato l’intenzione di lasciare: ieri, giurano, era già proiettato sul mercato di gennaio.

(La Repubblica – M. Pinci)

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