Patrik Schick

(La Repubblica – M. Pinci) Che la Roma sia cresciuta lo dicono i fatti: due centimetri in una settimana. Certo non è quello a cui pensa Di Francesco quando dice che, vinto il girone di Champions, serva dimostrare in campionato di esser “ diventati grandi”. Ma nell’aperitivo delle 12.30 al Bentegodi col Chievo, il tecnico presenterà una squadra quasi 2 centimetri più alta di quella che venerdì della settimana scorsa aveva affondato la Spal. È l’effetto Schick: dopo la mezz’ora giocata negli ultimi due incontri, il ceco è partirà dall’inizio. Non al posto di Dzeko ma accanto a lui: un attacco diverso, che non snaturerà il modulo ma darà alternative al gioco. Soltanto tre squadre – Spal, Crotone e Benevento – hanno segnato meno gol di testa dei giallorossi. Senza evocare la questione di centimetri che ricorda le sfide Anni Ottanta con la Juve, al tecnico romanista non dispiace poter sfruttare i 186 cm della punta prelevata dalla Samp per 42 milioni. Soprattutto contro il Chievo che, nel gioco aereo, è la squadra più forte del campionato dopo il Cagliari. Incassato il “sì” per lo stadio, Pallotta fa passi avanti pure per lo sponsor. I vertici di Turkish Airlines sono stati a Roma per incontri con rappresentanti bancari: pare ne abbiano approfittato per parlare di nuovo con la Roma.



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