Franco Baldini

Sotto la “voce” consulenze, si possono registrare un’infinità di opzioni. Chiedetelo a Franco Baldini, che da qualche giorno è volato negli States per fornire il proprio contributo alla Roma a fianco di James Pallotta. Il terzo mandato del dirigente toscano inizia quindi a prendere forma durante la tournée giallorossa a Boston, dove il presidente americano ha voluto incontrare personalmente gli state generali del club.

Non poteva quindi mancare anche Baldini, l’uomo di fiducia che Pallotta non avrebbe mai voluto lasciar andar via da Roma e che adesso ha ritrovato grazie anche alle sponsorizzazioni (spesso pubbliche) dell’amico Luciano Spalletti. D’altronde il tecnico è convinto che l’unione faccia la forza grazie all’inserimento, in determinate situazioni, di un dirigente esperto che a Trigoria ha mantenuto buoni rapporti con tutti. Un punto di raccordo utilizzato in questi ultimi giorni anche da Walter Sabatini, rimasto nella capitale per concretizzare le priorità del mercato prima dell’inizio dei preliminari di Champions League. Già perché oltre alle vicende strettamente legate alle strategie commerciali del club, il ruolo “operativo” a distanza di Baldini è pronto ad allargarsi in ogni campo, anche in quello sportivo.

La collaborazione con il suo Tottenham per il passaggio in giallorosso di Federico Fazio ha infatti contribuito nel concludere in tempi brevi la trattativa rimanendo all’interno dei termini economici stabiliti da Sabatini (prestito secco con obbligo di riscatto fissato a 4 milioni). L’argentino (con passaporto italiano) è sbarcato ieri sera a Fiumicino con il sorriso: “La Roma è una grande squadra, sono felice di essere qui“. Previste stamattina alle 10, le consuete visite mediche prima di cominciare ad allenarsi a Trigoria in attesa che i suoi nuovi compagni tornino dagli States. Ma prima dell’impegno europeo c’è ancora un obiettivo da puntare, sfruttando perché no, ancora un volta, i buoni uffici di Baldini.

Più di una telefonata è andata in scena negli ultimi tempo tra il dirigente e il tecnico del Barcellona Luis Enrique per Thomas Vermaelen, il preferito all’interno della lista dei difensori centrali che completerebbero il reparto romanista. I blaugrana però valutano il trentenne belga non meno di 13 milioni, cifra che a Trigoria vorrebbero abbassare ulteriormente con la formula del prestito con obbligo di riscatto nella prossima stagione. L’eventuale arrivo di Vermaelen bloccherebbe probabilmente la ricerca di un terzino sinistro, ruolo che in attesa di Mario Rui sarà affidato all’adattabilità di Juan Jesus. altrimenti rimangono in piedi altre piste, tra cui quella mai abbandonata con il Real Madrid per Nacho, in grado di poter coprire tutto il fronte difensivo, fasce comprese. Gli ultimi contatti andati in scena con il club spagnolo hanno però continuato a registrare i soliti ostacoli legati all’alto bonus economico richiesto alla firma dai blancos.

Tra stasera e domani mattina è invece previsto l’arrivo di Szczesny, che in mattinata parteciperà ad un incontro con Wenger, prima di chiudere le valigie e imbarcarsi sul primo volo per Roma. Il portiere polacco proverà a concludere gli ultimi dettagli burocratici nel pomeriggio, cercando di anticipare di 24 ore il primo allenamento personalizzato che lo staff tecnico gli ha già preparato. Poi si penserà al resto, ma per i movimenti eventuali che riguarderanno attacco e centrocampo, l’appuntamento è fissato dopo il preliminare di Champions League: l’esito finale della doppia sfida contribuirà a capire su quale livello di rinforzi si potrà ambire e di conseguenza agire.

(Il Tempo – A. Serafini)



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