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Rassegna stampa

Mkhitaryan ora è tutto della Roma

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«È stato un onore giocare per la mia nazione, ancor di più essere stato il capitano negli ultimi sei anni». Con un lungo post su Instagram, Henrikh Mkhitaryan ha annunciato il suo addio alla nazionale dell’Armenia. Una notizia che fa piacere anche alla Roma, che sta ragionando sull’ipotesi di prolungare il suo contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, scrive il Corriere della Sera.

«Dopo 95 presenze in nazionale, duro lavoro, passione e alti e bassi senza precedenti lungo il viaggio in rappresentanza del mio Paese sul campo, ho preso la decisione di ritirarmi dalla mia carriera internazionale con la Nazionale armena. Ho preso questa decisione dopo la mia ultima partita contro la Germania a novembre. Penso che sia il momento giusto. Ho dato tutto quello che potevo dare alla mia Nazionale. Per i prossimi anni sarò quindi completamente concentrato sulla mia carriera da club».

Basta trasferte internazionali durante le pause del campionato, meno partite nel corso della stagione: dire addio alla Nazionale, a 33 anni appena compiuti, significa risparmiare energie e allungare la propria carriera a beneficio del club, che a questo punto potrebbe proporre un rinnovo, magari questa volta biennale con ingaggio (ora guadagna 4 netti più bonus) spalmato.

Dopo i dubbi dello scorso anno, quando si è andati oltre il 30 giugno prima di prolungare per una sola stagione il suo contratto, tra la Roma e Miki è riscoppiato l’amore, anche grazie a José Mourinho, con cui in passato al Manchester United aveva avuto qualche incomprensione.

Ora le cose vanno alla grande e infatti lo Special One lo prende spesso ad esempio, anche per la sua dedizione e il suo spirito di sacrificio nell’adattarsi in tutte le zone del campo. Serve un esterno a sinistra che copra la fascia? C’è Miki. Serve un regista? Lo fa lui perché, parola di José Mourinho, «è un giocatore fondamentale, quello che pensa meglio il gioco e che trova meglio gli spazi. Tra tutti i miei calciatori quello più uniforme a livello alto di prestazione è Mkhitaryan perché può giocare in più ruoli e mantiene un livello alto di performance. È quello che ha giocato sempre su livelli alti senza mai fermarsi, fisicamente molto forte e resistente».

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Domani contro l’Atalanta (stadio Olimpico, ore 18, arbitra Massa) Mkhitaryan potrebbe essere riproposto nei tre di centrocampo o alle spalle di Abraham: molto dipenderà dal modulo che sceglierà Mourinho, tra il 3-4-1-2, il 3-4-2-1 o il 3-5-2. Recuperato anche Sergio Oliveira, che ieri si è allenato in gruppo dopo aver saltato la gara con lo Spezia per un problema al tallone: difficile che parta titolare, dovrebbe cominciare dalla panchina.

FOTO: Credit by Depositphotos.com

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