AS ROMA NEWS FEYENOORD DYBALA – Se c’è qualche tifoso della Roma stanco del binomio alzi la mano. Dybala è la Roma e la Roma dipende da Dybala. Una simbiosi raccontata a suon di aggettivi. Imprescindibile, obbligatorio, necessario. La Joya è l’anima della squadra, con l’aiuto alterno dei compagni. Soprattutto in attacco, scrive La Repubblica.

E i numeri della stagione sono da otto mesi lì a confermarlo. Tanto in campionato quanto nel cammino in Europa League. Dybala è il capocannoniere della Roma in campionato con 11 gol. Se ci aggiungiamo i 7 assist, la Joya ha partecipato alla metà (46 per cento) dei gol giallorossi in Serie A. A due mesi dalla fine della stagione è a quota 15 gol, gli stessi dello scorso anno con la maglia della Juventus.

La Roma giovedì in coppa avrà bisogno del miglior Dybala. Quello capace di trascinarla per tutto il 2022 – fino all’infortunio – protagonista in coppa contro Salisburgo e Real Sociedad e tornato ad essere decisivo nelle ultime due gare in campionato. Due rigori da sei punti, nel nuovo ruolo di falso nove.

Con il recupero di Wijnaldum, in attesa che Abraham e Belotti si sveglino dal letargo, Mourinho ha scelto il suo nuovo assetto con Dybala vertice offensivo. Una possibilità concreta anche a Rotterdam giovedì, nell’andata dei quarti di finale di Europa League. In una gara in cui le parole equilibrio e imprevedibilità saranno fondamentali per gestire la qualificazione sui 180 minuti. Un obiettivo mai fallito dalla Roma da quando c’è Mou in panchina. Come ben ricorda l’allenatore del Feyenoord Slot: «Vogliamo vendicarci. Siamo un’altra squadra rispetto a Tirana».

Anche la Roma, guidata dalla sua “luce” Dybala. In attesa che la stagione delinei il suo futuro. Il contratto con la Roma recita 2025, con la spada di damocle della clausola rescissoria. Con 12 milioni di euro un club estero può strapparlo ai giallorossi. Cifre irrisorie per il Real Madrid, interessato all’investimento che potrebbe far vacillare la Joya. Clausola che si alza a 20 milioni di euro per i club italiani. Con l’escamotage in mano ai giallorossi per annullarla, alzando l’ingaggio dai 3,6 milioni (più bonus) percepiti attualmente a 6 milioni netti.

Una rischiosa “partnership” di mercato che la Roma ha dovuto sottoscrivere questa estate per strappare l’argentino alla concorrenza. Il colosseo quadrato, la centralità nel progetto e la passione dei tifosi aiutano, ma non colmano la distanza con le ambizioni di Dybala. Chiamate Champions League e Mourinho. Le stesse della Roma, pronta a fare all-in sui due obiettivi stagionali da centrare. Per non gettare a mare un biennio da sogno.



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