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Genova, Salis: “se eletta municipi forti, salario minimo e welfare al centro dei primi 100 giorni”

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(Adnkronos) – Rafforzamento dei Municipi, salario minimo nei contratti comunali e riforma del welfare: sono questi i tre pilastri del programma che Silvia Salis, candidata sindaca della coalizione progressista, si impegna a mettere in campo nei primi 100 giorni di amministrazione, se eletta. Lo sottolinea in un’intervista all’Adnkronos delineando quelle che sarebbero le sue priorità di governo: "Avvieremo subito il percorso che serve a cancellare la riforma Bucci che ha limitato le competenze dei Municipi, accentrando al Comune risorse e poteri", ha spiegato. L’obiettivo è "restituire ai Municipi un ruolo pieno nella gestione di manutenzioni, verde pubblico e servizi ai cittadini".  Tra i primi provvedimenti, anche "una delibera per fissare a 9 euro l’ora il salario minimo per i lavoratori coinvolti negli appalti comunali e un’azione immediata sulla riforma del welfare: asili nido gratuiti, più scuole dell’infanzia, assistenza domiciliare potenziata e sostegno alle famiglie con anziani fragili". "Le infrastrutture sociali sono importanti quanto quelle fisiche che connettono Genova al Nord-Ovest e all’Europa", ha sottolineato.  Nel corso dell’intervista, Salis ha anche commentato il clima elettorale, denunciando la deriva personale degli attacchi subiti: "Non mi aspettavo un livello così becero. È la dimostrazione della debolezza della destra, che non ha risultati da presentare e ha speso la campagna a colpirmi sul piano personale. Io invece sto tra la gente, ascolto i genovesi: è a loro che devo rispondere".  Salis si dice pronta a restare in consiglio comunale in caso di sconfitta: "È una scelta di serietà e rispetto per chi mi ha votato. Inaccettabile che Piciocchi dica di non sapere cosa farà in caso di sconfitta". A chi le chiede chi abbia votato in passato e se abbia mai espresso una preferenza per l'ex sindaco e attuale presidente di Regione Liguria Marco Bucci, Salis risponde: "Non ho mai votato Bucci. Mio padre era un operaio militante del Pci e quei valori hanno sempre fatto parte della mia formazione. Ho sempre votato centrosinistra e nella mia giunta ci saranno solo persone qualificate che condividono la nostra visione".  Sulle grandi opere, Salis apre al confronto ma con cautela. Sul tema Gronda chiede un tavolo immediato: "Dopo l’inaugurazione del lotto zero tutto si è fermato. Il costo è salito a 8 miliardi: serve verificare soluzioni meno onerose". Netto il no allo Skymetro, "È un progetto che impatta fortemente sulla bassa Valbisagno e non risolve i problemi di collegamento veloce chiesto dalla Media Valbisagno. Un progetto che costa 200 milioni in più del previsto, non finanziati, con una capienza dimezzata, e non è neppure più collegato alla metro di Brignole e porterebbe alla demolizione di una scuola frequentata da 900 studenti e che ad oggi non potrebbe arrivare oltre Ponte Carrega, proprio perché il resto del percorso non è finanziato. L'alternativa è un progetto di metro a raso che andrà progettato e studiato nel rispetto delle peculiarità del territorio della Valbisagno tutta. E dovrà essere un collegamento che va da Brignole a Prato"  Infine, Salis rivendica l’unità della coalizione che la sostiene: "Quando ho accettato la candidatura ho chiesto che tutte le forze progressiste si unissero. Le diversità sono una ricchezza se si è capaci di fare sintesi. E noi lo abbiamo fatto". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)



FOTO: Credits by Shutterstock.com

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