«Ma tu chi sei?». «Piacere, Emanuel Vignato, ho quasi 17 anni». «Ammazza, questo sembra un bambino», rivolgendosi a Nainggolan. Lo sketch finale tra Totti (premiato con una targa da Campedelli) e il baby Vignato scivola via così, tra sorrisi ed aspettative. Del resto, Vignato ha appena 5 anni più di Cristian, suo figlio, e tra i due corrono quasi 24 anni. Un’enormità . Proprio come i punti e i gol accumulati dalla Roma. «Forse potevamo fare qualcosa in più, ma avrebbe voluto dire vincerle tutte – dice Spalletti – Abbiamo fatto il nostro dovere, non abbiamo nulla da recriminare. A Roma basta un gol per passare da fenomeni a brocchi. Ma se andremo in Champions, avremo fatto meglio di United e City». Non è vero, visto che il City è terzo e andrà in Champions.
SCELTE E FUTURO Spalletti poi analizza le scelte: «Nainggolan fuori perché rischiava di non finire neanche un tempo, dopo le fatiche con la Juve. Nella ripresa ho riabbassato Strootman, davanti perdevamo palla, senza creare densità . Con il regista basso e le due mezzali siamo andati meglio». Poi il pensiero alla Juve: «Il campionato lo vince e se l’è meritato. Il mio futuro? A qualcuno qualcosa l’ho dovuta dire, ci sono i ruoli». Poi passa Monchi, il nuovo d.s.: «Sono soddisfatto, la squadra ha ribaltato la gara. Se Totti lavorerà con me? Prima c’è il Genoa». E il d.g. Baldissoni: «Totti si diverte a tenere alta la tensione, per lui domenica stiamo preparando una bella festa». Chiude Maran: «Messo in difficoltà una grande Roma. Con il presidente ora capiremo cosa fare per il futuro».
(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese)
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