La Roma vince grazie alle prodezze di Totti e ai gol di Salah e Dzeko. E’ una squadra a tre volti: ottima nei primi 20 minuti, poi il buio totale dove la Sampdoria si era portata addirittura in vantaggio; nel secondo tempo i giallorossi sono ancora più aggressivi e vincono la partita meritatamente per occasioni create.
TOP
TOTTI – E’ immortale, ma lo sappiamo già da tanto tempo. Entra nel secondo tempo e ribalta completamente la Sampdoria come un calzino bagnato dalla pioggia incessante che si è abbattuta sull’Olimpico. Fa un assist al bacio per Dzeko, dispensa lezioni di calcio a compagni e avversari. Marcarlo diventa impossibile per la sciagurata difesa doriana. Il gol sul rigore suggella una prestazione da 10 e lode
DZEKO – Entra con il piglio giusto e alla seconda palla gol, non sbaglia. E’ un giocatore diverso rispetto all’anno scorso, quando sembrava un giocatore demotivato e che sbagliava gol facilissimi. La rete del 2-2 è difficilissimo perchè salta contemporaneamente Viviano con il destro e mette in rete con il sinistro in un millesimo di secondo. Con un Dzeko così, la Roma può trovare il goleador che ha sempre cercato
SALAH – Alla prima occasione la butta dentro; poi apre un conto personale con Viviano, vinto da quest’ultimo. Ma nel secondo tempo, con una Sampdoria in crisi nera, Salah va ripetutamente vicino al gol del 3-2 e, insieme a Totti, si inserisce nel novero dei più pericolosi per la Roma in fase offensiva
FLOP
NAINGGOLAN – Non era il solito Ninja che correva in scivolata in campo contro tutto e tutti. Recupera palloni, ma poi sbaglia quando c’è da ripartire in contropiede. Una giornata ‘no’ per Nainggolan, ma ci può stare dopo un inizio di stagione giocata a mille. A Plzen, probabilmente, avrebbe bisogno di riposo per rifiatare
JUAN JESUS – Inguardabile. Fa errori su errori che mettono in corsa la Sampdoria per un successo che sarebbe stato davvero troppo da vedere all’Olimpico. Nel gol di Muriel, bellissimo per carità , si perde l’attaccante doriano; in quello di Quagliarella del momentaneo 2-1, non vede l’ex Torino che era pronto a insaccare e si fa anticipare da dietro. Partita da dimenticare
EL SHAARAWY – Che succede al Faraone? Non è dato saperlo, ma l’unica cosa che si vede è che El Shaarawy è lontano parente di quello ammirato nella seconda parte della scorsa stagione, assicurandosi un posto agli Europei in Francia. Sbaglia un gol clamoroso che avrebbe potuto chiudere la partita sul 2-0, ma al di là dell’errore, è l’approccio alla partita che non ha convinto. Spaesato
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