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Roma, certezza Alisson in attesa di Szczesny

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Fosse solo per i contratti ufficiali, da mezzanotte la Roma sarebbe con il solo Lobont in porta e senza preparatore. Scadono oggi infatti gli accordi con Guido Nanni, Morgan De Sanctis, e scade anche il prestito di Szczesny, mentre Alisson non è ancora stato ufficializzato. A Trigoria però sono tutti più che sereni: il brasiliano — che non andrà ai Giochi di Rio, pertanto inizierà subito a lavorare con Spalletti —, sta per diventare ufficialmente romanista a tutti gli effetti, De Sanctis è in stand by e proseguono senza sosta i contatti per lasciare in Italia, almeno per un’altra stagione, Szczesny.

Con l’Arsenal non è facile trattare: i Gunners hanno ceduto il polacco un anno gratis a Roma e gli hanno anche pagato una parte del ricco stipendio, adesso vorrebbero che, almeno, il club giallorosso si accollasse tutto l’ingaggio o che in alternativa ci fosse un diritto di riscatto a cifre stabilite. Decisiva, se la trattativa andrà in porto, la volontà del ragazzo, che dalla Francia, dove è impegnato con la nazionale (non gioca per via di un brutto ematoma alla coscia) continua a fare pressioni per rimanere a lavorare con Spalletti. Se ce la farà sarà il titolare, anche se Alisson promette battaglia, con Lobont come terzo e De Sanctis altrove. Viceversa, maglia da titolare al brasiliano con Morgan come vice. Tutto da valutare, poi, il preparatore, con Nanni che da domani sarà senza contratto e sembra avere pochissime possibilità di essere confermato, nonostante il rapporto profondo che ha instaurato con Szczesny e l’amicizia con molti big dello spogliatoio, a partire da Francesco Totti.

Oggi, giorno in cui la Roma deve chiudere il bilancio, si prevede quindi una giornata intensa tra Trigoria e lo studio Tonucci (in ballo le cessioni di Ljajic, tra Milan e Torino, Iago Falque, a un passo dai granata, e Sanabria, più vicino al Betis Siviglia che al Tottenham), mentre da domani inizieranno ad essere ufficializzati anche gli acquisti. Mario Rui dovrebbe essere il primo come ha confermato il d.s. dell’Empoli Carli («mancano solo le firme»), poi Pablo Zabaleta, che dopo essersi allenato a Formentera, è stato segnalato a Barcellona. Due terzini, uno a sinistra e uno a destra, proprio come voleva Spalletti, che ha chiesto al ds Walter Sabatini, come prima cosa, di sistemare il reparto arretrato. Adesso manca — almeno — un centrale di spessore, col belga Vermaelen che piace tanto e potrebbe arrivare in prestito dal Barcellona. La prossima settimana se ne saprà di più e sempre la prossima settimana la Roma si aspetta di chiudere la vicenda legata al portiere. Perché è vero che luglio deve ancora iniziare, ma tra una pochi giorni la squadra si radunerà a Trigoria. E iniziare sapendo che l’Arsenal ha dato l’ok per il suo pupillo Szczesny, per Luciano Spalletti sarebbe già un bel modo di dare il via alla nuova stagione.

(Corriere della Sera – G. Piacentini)

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Ancelotti: “Questa Roma può farcela”

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AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE ANCELOTTI – L’anno d’oro per Roma: il 1983. Quando sia la squadra di Liedholm che il Banco di Roma, di basket, hanno conquistato lo scudetto. Un anno d’oro ricordato al Teatro Brancaccio, in un evento voluto e presentato dal giornalista Stefano Boldrini insieme ai colleghi Cristina Fantoni e Piero Torri, scrive Il Messaggero.

C’era anche Carlo Ancelotti, tecnico del Real Madrid, che insieme a Bruno Conti è stato il più acclamato dalla platea e che nello scorso weekend il Siviglia lo ha battuto in campionato. Di particolari consigli da parte di “Tortello” – così lo chiamava e lo chiama ancora Bruno Conti – non ne sono arrivati.

Ma le sue parole danno speranza: «Negli ultimi due mesi hanno fatto bene, da quando hanno cambiato allenatore. Prima era lì per lì per non retrocedere, però con Mendilibar hanno cambiato passo. Sono organizzati. Ma la Roma se la può giocare. Ha l’opportunità di giocarsi la partita e di vincerla. In panchina, poi, ha un allenatore esperto che sa come si giocano le finali. E se le giocherà. Speriamo che la Roma vinca».

Carlo ha anche ripercorso quegli anni, i suoi, nella Capitale: «Vincere a Roma a 23 anni e dopo 40 anni che la Roma non vinceva è stato qualcosa di speciale. La Roma ci deve riprovare. Io ci riprovo sì ma non ancora per molto» ha sottolineato. Emozioni anche per le parole di Conti, che ha ricordato Di Bartolomei: «Gli devo tutto, è stato il mio capitano. Mi ha accolto appena sono arrivato a Roma».

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Roma, Bove sogna il bis da protagonista

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AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE BOVE – Sogna il bis. Perché Bove era presente anche lo scorso anno a Tirana. In panchina, e con alle spalle nella competizione appena 57 minuti più i pochi secondi strappati nel finale contro il Vitesse. Ma c’era. Ed è presente ancor di più quest’anno, scrive Il Messaggero.

Il «cane malato», come lo ha soprannominato José, è ora entrato nelle rotazioni. Anzi di più: perché se la Roma è a Budapest lo deve proprio a Edo dell’Appio Latino. Che ora, in silenzio, aspetta di nuovo il suo momento: «Mi aspetto una finale all’altezza perché durante l’anno abbiamo meritato di essere lì, quindi siamo molto contenti. Anche loro lo meritano, pur arrivando dalla Champions. Per questo siamo molto contenti e lo siamo anche per i tifosi. Come sarebbe vincere? Bellissimo, come sarebbe bellissimo vincere qualsiasi finale. Una finale è una partita diversa da tutte le altre».

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Siviglia, Mendilibar studia la difesa anti-Roma. Telles favorito per sostituire Acuna

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AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE SIVIGLIA – Un animale da coppa, attardato in Liga ma pronto a scatenarsi all’inno dell’Europa League, scrive Il Messaggero. Il Siviglia punta il quinto trofeo negli ultimi 10 anni, il settimo della storia del club.

Contro la Roma mancherà il terzino sinistro campione del mondo Marcos Acuña, in tribuna alla Puskas Arena insieme a Pape Gueye e Tecatito Corona, fuori lista. Dovrebbe giocare Telles a sinistra ma Mendilibar non ha ancora sciolto le riserve. Mourinho dovrà fare particolare attenzione a Suso e Lamela, entrambi a segno dalla panchina contro la Juventus.

I leader d’esperienza sono l’ex Barcellona Ivan Rakitic e l’esterno Jesus Navas. Mendilibar ha ritrovato equilibrio e continuità di risultati, trascinando la squadra dalle soglie della zona retrocessione fino all’11esimo posto.

L’allenatore ha convocato tutta la rosa per la trasferta che vale una stagione. Probabile 4-2-3-1 con Bono in porta, Navas, Badé, Gudelj, e Telles in difesa. A centrocampo Fernando e Rakitic, sulla trequarti Ocampos, Torres e Lamela (in ballottaggio con Gil) con En-Nesyri davanti.

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