Rassegna stampa
Roma, attacco da rifare: Dovbyk e Abraham sotto la lente di Gasperini, serve una punta “alla Zapata”

AS ROMA NEWS DOVBYK ABRAHAM – Tre centravanti in rosa, ma nessuno davvero cucito su misura per il calcio verticale e feroce di Gian Piero Gasperini. È il verdetto che aleggia a Trigoria alla vigilia del ritiro estivo, quando il tecnico piemontese testerà sul campo il pacchetto offensivo giallorosso formato da Artem Dovbyk, Tammy Abraham e Eldor Shomurodov, riporta La Gazzetta dello Sport.
Dovbyk: tanti gol, poca “ferocia”
Il bomber ucraino ha chiuso la sua prima stagione italiana con 17 reti complessive, ma non ha convinto per impatto nei duelli, aggressività e partecipazione al gioco. Nel sistema gasperiniano, se la prima punta è un riferimento fisso deve saper dominare fisicamente l’area, proprio come Zapata ai tempi dell’Atalanta. A oggi, Dovbyk sembra troppo “boa” e poco mobile per gli standard del nuovo allenatore.
Abraham, occasione o scommessa?
Il nome di Tammy Abraham stuzzicava Gasperini già nell’estate 2021. Oggi, però, l’inglese arriva da un grave infortunio e da un rendimento altalenante, fattori che lo collocano più nel capitolo “scommesse” che certezze. Il tecnico, noto per rigenerare attaccanti al primo anno (Zapata segnò 28 gol nel 2018-19), potrebbe tentare l’ennesimo miracolo, ma servono segnali confortanti fin dal ritiro.
Shomurodov ai margini
In attesa di offerte dalla MLS, Shomurodov resta il terzo incomodo: caratteristiche ibride, ma mai davvero decisivo in giallorosso. La sua permanenza è legata alle uscite necessarie per finanziare un nuovo acquisto.
Identikit del nuovo 9
Gasperini preferirebbe un centravanti più dinamico, capace di dialogare con i trequartisti e di attaccare la profondità oltre a reggere i colpi dei difensori. Il modello resta Zapata: potenza, mobilità e killer instinct.
Tra adattare i profili esistenti e bussare al mercato, la Roma deve decidere in fretta: confermare Dovbyk sperando nell’effetto-Gasp o investire su un numero 9 più congeniale. La rifondazione dell’attacco passa da qui, perché nel calcio del nuovo tecnico la prima punta è il motore di tutta la manovra offensiva.
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