Non proprio una bestia nera, ma quasi. Il Bologna non è un avversario semplice per la Roma all’Olimpico. Basta guardare l’andamento delle ultime cinque stagioni: i giallorossi sono riusciti a vincere solamente una volta. Sulla panchina sedeva Garcia, arrivato da poco nella capitale e in piena striscia positiva di successi. Era il 3 ottobre del 2013, e la partita finì 5-0. Per il resto, si registrano due pareggi e una sconfitta (e un anno senza match vista la retrocessione degli emiliani). Nell’epoca americana, l’arrivo dei rossoblù è quindi stato equiparabile all’arrivo di una big, squadra che, a eccezione di una volta — come ricordato — ha sempre portato via punti dall’Olimpico. L’ultimo precedente risale allo scorso aprile, quando la gara terminò per 1-1, lo stesso risultato rimediato dalla Roma di Luis Enrique, la prima ad aprire questo difficoltoso ciclo. In mezzo anche la sconfitta per 2-3 rimediata con Zeman in panchina. Una tendenza da cambiare a cominciare da oggi pomeriggio, sfruttando i numeri altamente positivi collezionati dai giallorossi all’Olimpico (più di tre gol a partita realizzati e cinque vittorie in campionato). «Può essere che in casa nostra siamo più tranquilli e confortati — prova a spiegare Spalletti — ma penso sia anche una casualità. In generale, vedo la squadra cresciuta, in alcuni elementi, ma anche nelle radici: più radicata a quello che è il nostro stemma e i nostri colori. Comunque dovremo stare attenti: Donadoni è un allenatore che sa dare un taglio di professionalità, di serietà e qualità alle squadre che ha allenato».

Fazio è tornato nella lista dei convocati e stasera dovrebbe giocare dal primo minuto. Da capire se in coppia con Rüdiger o De Rossi. Il difensore tedesco potrebbe avere un turno di riposo visto che è appena rientrato dopo l’operazione al crociato. Presente anche Paredes, in dubbio per una botta al ginocchio destro, presa in Austria. Ieri si è sottoposto ad accertamenti che hanno escluso complicazioni, ma solamente un trauma che dovrebbe consentirgli al massimo di andare in panchina. Tornato a disposizione il terzino nigeriano della Primavera, Seck, che potrebbe esordire a gara in corso.

Assente Totti, che rientrerà dopo la sosta, giocherà Nainggolan che è rimasto molto male per l’esclusione dal Belgio perché non i condizione. Se lo coccola, invece, Spalletti: «Ora è il Radja che vogliamo, sta bene, ed è il guerriero che a noi piace. Ha fatto vedere la furia guerriera che possiede e che deve trasferire e che tutti noi dobbiamo assimilare da lui».

(La Repubblica – F. Ferrazza)

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