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Editoriale

Mourinho garanzia di campioni e trofei. Per il bel gioco c’è sempre la Playstation

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AS ROMA NEWS MOURINHO – Riporto testualmente un commento che è arrivato ieri nelle nostre pagine social: “Se ci serve Dybala per battere Sassuolo e Torino evidentemente non siamo da quarto posto. Il gioco è imbarazzante. Non si può difendere l’indifendibile. Questa squadra è messa in campo senza uno stralcio di idea. Contro il Torino il primo tiro è arrivato al 74′. Squadra appagata non si sa da cosa”.

Mia risposta: “Bisogna capire cosa si intende per “gioco”. Non mi sembra che Ancelotti, tra gli allenatori più vincenti al mondo, non abbia mai brillato per il suo “gioco”. Anzi. Il “gioco” lo fanno i grandi giocatori. Mourinho porta i trofei, per vedere il “bel calcio” c’è sempre la Playstation”.

Esteti vs Risultatisti. Un po’ come Messi vs Ronaldo. Messi è bello da vedere, senza dubbio, ma Ronaldo è sempre stato più decisivo. Senza filosofeggiare più di tanto, ha ragione il nostro amico che “per battere Sassuolo e Torino non ci voleva Dybala”, ma bisogna anche vedere l’altra faccia della medaglia, quella che ieri Mourinho ha cercato di spiegare, ovvero: se l’anno scorso Abraham segnava caterve di gol e quest’anno non lo fa, il motivo qual è? Cosa c’entra l’allenatore? Come può un giocatore essere così involuto nel giro di pochi mesi? Eppure è lo stesso Abraham che segnava due gol nel derby, quello che ci ha portato a Tirana in Conference, quello che proprio contro il Torino, all’ultima giornata, segnava la doppietta e non si nascondeva quando c’erano i rigori.

Cosa può farci Mourinho se Tammy non va e se il suo sostituto, Belotti, sbaglia un rigore al 92′? Cosa può fare Mourinho se Cristante da un mese non gioca più a calcio e i migliori del centrocampo risultano essere Camara e Matic (e il Signore faccia crescere rapidamente Tahirovic) in teoria due riserve? Cosa può farci Mourinho se Wijnaldum si è infortunato in allenamento? Cosa può fare Mourinho se perde per 35 giorni Dybala, l’uomo più decisivo della Roma fino a un mese fa? Cosa può farci Mourinho se Karsdorp combina quello che combina e si fa cacciare dalla Roma? In soldoni: se il gruppo storico di Tirana non rende più come l’anno scorso, cosa può farci Mourinho? Lui la fame di vittorie ce l’ha sempre, gli altri evidentemente no.

Proprio da queste pagine dopo la sconfitta contro l’Udinese, che rimane comunque la più grave in stagione, avevamo sottolineato come si avvertisse un senso di appagamento dopo la vittoria della Conference League. Paradossalmente la concorrenza, ovvero gli arrivi di Dybala e Belotti, hanno involuto alcuni giocatori della vecchia guardia che non reggono la pressione di mettersi in competizione con gli altri. Non è un atteggiamento da grandi professionisti. Mourinho ha allenato i più grandi campioni al mondo, sa come vanno certe cose, e sinceramente vedere lo spreco di talento secondo noi è la cosa che lo rammarica di più. Nella Roma non saranno tutti all’altezza di Drogba, Benzema, Terry, ecc., ma siamo sicuri che non sono nemmeno così scarsi come li vediamo ultimamente.

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“Se non reggete la pressione, andate a giocare in Serie C dove non ci sono stadi top e giocatori top”, tuonò Mou dopo la figuraccia in Coppa Italia contro l’Inter a San Siro. La Roma ha dimostrato che chi regge la pressione (Dybala, ndr), va al Mondiale, lo fa da protagonista e probabilmente lo vincerà pure. E non è un caso che risulti sempre il migliore in campo, l’acqua nel deserto, la luce in fondo al tunnel. Lando Fiorini chiamava Totti “L’elettricista” perchè accendeva la luce durante la partita. Mourinho usa la stessa terminologia parlando della Joya. Ma gli altri, perchè hanno avuto questa flessione totale? Ha ragione Mourinho: dovrà fare autocritica perchè ha creduto e difeso un gruppo che lo sta tradendo (non solo Kardorp evidentemente), ma anche i giocatori che dovranno farsi un esame di coscienza e chiedersi se hanno davvero dato il massimo. Mai sosta fu più benedetta. Ora due mesi per ricaricare le pile, le idee e per fare mercato (intelligente). Poi sarà il tempo delle sentenze. Per tutti, nessuno escluso.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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