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Editoriale

“E’ tutta colpa di Mourinho”. E ora cosa diranno i detrattori dello Special One?

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AS ROMA NEWS SAMPDORIA MOURINHO – Com’era la storia? “E’ tutta colpa di Mourinho“. Certo. Ma vi siete dimenticati che fino a marzo lo Special One ha dovuto giocare senza Wijnaldum, con un Pellegrini mai al cento per cento, con Abraham che non vede la porta e che non segna dal 4 febbraio, con Belotti che non ha segnato uno straccio di gol in Serie A. In più mettiamoci che la Roma, seppur giocando contro l’ultima in classifica, è tornata alla difesa a quattro e proposto un gioco più offensivo, con un 4-2-3-1 (o 4-1-4-1) da stropicciarsi gli occhi. Con buona pace dei detrattori di Mou.

I numeri non mentono mai: 28 occasioni da gol, di cui 11 tiri nello specchio della porta e un palo (quello che ancora grida vendetta di Wijnaldum). Il tanto bistrattato Mourinho ha recuperato pienamente il gioiello del mercato giallorosso, quel Gini a lungo atteso e che ha scelto la Roma proprio perchè convinto da Mou a sposare il progetto del club giallorosso. Ma guai a dirlo, perchè i detrattori dello Special non lo accetterebbero mai.

Insomma, la Roma vince 3-0, produce calcio, occasioni, eppure le vedove di Fonseca e Andreazzoli (alla lista si aggiunge nell’ultimo periodo anche di De Zerbi) sono sempre pronti a rivendicare che Mourinho non ha gioco e che l’atteggiamento sia sempre fin troppo difensivo. Chi capisce veramente di calcio, sa che non è così. Quando la Roma è stata in difficoltà, nel derby e contro il Sassuolo – giocando in 10 uomini -, non ha mai perso la testa sotto il profilo del risultato, ma è stata fino alla fine in partita. Senza contare che in Europa League bisogna ancora giocare un quarto di finale e la doppia sfida contro il Feyenoord potrebbe spalancare le porte dell’ennesima semifinale. Ma per caso, e lo dico ai detrattori in malafede di Mourinho, anche questa sarà una “coppetta“? Ad avercene in bacheca trofei come questi. Esattamente come la Conference dell’anno scorso.

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Editoriale

Cari Friedkin, ora offrite un contratto a vita a Mourinho. Finchè morte non ci separi

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AS ROMA NEWS FRIEDKIN MOURINHO – Cari presidenti Dan e Ryan Friedkin, ora rinnovate il contratto a Josè Mourinho. A vita. Cos’altro deve fare un allenatore – considerando la storia della Roma – per rimanere in giallorosso per l’eternità? E’ vero, i matrimoni si fanno in due, ci deve essere intesa sui progetti e sulle prospettive, ma lo Special One è fin troppo importante per questo club.

Cari Dan e Ryan Friedkin, avete speso e continuate a spendere tanto per la Roma, ma ora è il momento di fare il salto di qualità. Mourinho ha dimostrato a tutto il mondo che non è un bollito come qualche fallito ex calciatore sostiene (a proposito “Non c’è Cassano?” cit.), ma un tecnico ancora capace di vincere e di regalare emozioni alla gente.

Abbiamo sempre sostenuto da Romagiallorossa.it che Mourinho logora chi non ce l’ha. E allora, perchè non assecondare le sue volontà e blindarlo a vita? Facciamo sì che Mou diventi il Ferguson della Roma. Non per la Conference League vinta l’anno scorso – o almeno, non solo per quello -; non solo perchè potrebbe regalarci un altro trofeo nel giro di 12 mesi; non solo perchè grazie a Mou si riempie lo stadio all’inverosimile. Ma perchè Mourinho è il valore aggiunto di questo club, che voi rappresentate egregiamente.

E’ il momento di agire. E’ il momento di rendere davvero la Roma una superpotenza in Italia e in Europa. Noi ci crediamo, con Mou tutto è possibile. Voi ci credete? Se lo avete scelto il 4 maggio 2021, presumiamo di sì. Incontrate Mourinho e offritegli un contratto a vita con la Roma. Fino a 100 anni. Finchè morte non ci separi. Amen.

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Tutti contro Mourinho: dai “tartinari” al cameriere di Baldissoni. Anche dopo Roma-Juve

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AS ROMA NEWS MOURINHO – Tutti contro Mourinho. Dalle doppie radio, alla radio dei papponi e porci matti, tutti sono contro Josè. Anche la vittoria per 1-0 contro la Juventus, passa in secondo piano, perchè il loro intento è quello di denigrare l’allenatore più vincente della storia del calcio moderno e allontanarlo dalla Roma.

Ieri sentivo in una radio non solo attaccare Mourinho, reo di esser stato mandato in panchina contro i bianconeri in maniera “irregolare”, come se un giudice sportivo non avesse sospeso momentaneamente la pena, ma anche che il rosso di Kean per il fallo di reazione su Mancini non ci fosse. Non solo: hanno detto che è stato il difensore giallorosso a provocare. Se fosse un’emittente bianconera ci poteva anche stare, ma il bello (o brutto) è che è una delle tante radio all’interno del Raccordo Anulare, anche se si danno arie di radio nazionali.

Dai camerieri tartinari, a direttori direttori, agli amici di Pallotta e Fonseca, tutti addosso a colui che sta compiendo un autentico miracolo: riportare la Roma in Champions dopo quattro anni. E prima era il “non gioco”, e poi le polemiche contro i giornalisti (come se non le avesse mai fatte in carriera), e poi è Mourinho che ha provocato Serra e non il contrario. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Minacciano querela, come se l’altro non avesse la possibilità di querelare a sua volta. Sono spocchiosi, arroganti e presuntuosi. Talvolta anche sgrammaticati, come la Signora delle Camelie, che non si capisce cosa dica e cosa voglia dire talmente parla in fretta.

Hanno difeso Zaniolo e i suoi comportamenti ribelli attaccando la Roma, come facevano con il compianto Franco Sensi, per poi diventare magicamente amici di Moggi e lasciarlo solo quanto tutto il calcio lo ha allontanato. Sono talvolta medici e venditori di zaini, ma anche cardiologi e ortopedici. Insomma, sono di tutto un po’, ma in realtà non sono nulla.

Basta attaccare Mourinho, basta inasprire gli animi e il gioco dell’audience è fatto. Poi mettiamoci anche che qualche radio concorrente fa ascoltare i “blob” delle loro castronerie, e il dado è tratto. Il loro obiettivo è raggiunto.

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Per non parlare dei “pallottari” della prima ora: uno, il cameriere di Baldissoni, è sparito. Tratta forse di Eccellenza e Promozione al Corriere Laziale o in qualche giornale di quartiere. L’altro, quello che diceva al sottoscritto “Magari morisse domani“, parla ancora ma ormai la sua credibilità è pari a zero e lo schifa anche la Curva Sud. C’è un soggetto pelato “marchio registrato” che non sa mettere due parole in fila che viene deriso continuamente su Twitch e Instagram per le castronerie che dice sulla Roma. Il “mood” è uno solo: prendersela con Mourinho, anche quando vince. Perchè vedere una Roma forte fa paura, soprattutto ai compagni di merende.

Volevano Allegri (e scrivevano su Instagram “State Allegri” con il faccione di Max in primo piano e una testa tonda sullo sfondo), ma poi è arrivato in due minuti Mourinho, e allora addio sogni di gloria. Perchè, se ancora non l’avete capito, i Friedkin non si filano nessuno, figurarci queste mezze figure che non hanno mai contato nemmeno a letto con la moglie.

Va via Mourinho? Deciderà un giorno (nemmeno tanto lontano forse) di tornare in Inghilterra? I Friedkin non staranno con le mani in mano. Forse verrà Conte. O forse uno come lui. Ma la Roma sarà competitiva al massimo. E allora per questi personaggetti che contano meno di zero, sarà ora di trovarsi un lavoro dignitoso e onesto. Perchè in tutta la loro vita sono stati disonesti. Intellettualmente. FOTO: Credit by Depositphotos.com

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Siete riusciti a distruggere anche Josè Mourinho

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AS ROMA NEWS MOURINHO – A Roma siamo (o meglio, sono) riusciti anche a distruggere Josè Mourinho. Non bastava aver distrutto Zeman, Capello, Spalletti, Di Francesco (ultimo ad aver raggiunto una semifinale di Champions League) e Fonseca che, ad onor del vero, si è distrutto da solo. Le radio romane, i giornalisti che si occupano giornalmente della Roma, sono riusciti nell’intento di demonizzare uno degli allenatori più vincenti della storia, colui che ha riportato un trofeo europeo nella Capitale dopo 61 anni (14 in generale). E’ vero, ieri Mourinho non è esente da colpe, ma è dall’anno scorso che c’è un meccanismo perfido in cui, non potendo distruggere i Friedkin, perchè non hanno mai parlato nella loro esperienza romanista, lo si fa contro l’unico vero fuoriclasse che ha la Roma.

In molti si renderanno conto di aver perso un allenatore top quando all’Olimpico siederà un De Zerbi o Dionisi (con tutto il rispetto per il loro lavoro e le loro carriere), o più semplicemente un allenatore normale. Bisogna anche mettersi d’accordo: i vari manipolatori del cervello dei tifosi preferiscono vincere o giocare bene? Mourinho non ha mai brillato per il gioco (ad eccezione forse del Porto), ma ha sempre vinto con i grandi giocatori. Lo ha fatto al Chelsea, all’Inter, al Real Madrid e al Manchester United. L’unica eccezione è la Roma, che non ha avuto la scorsa stagione grandissimi giocatori, ma ha centrato l’obiettivo stagionale: vincere la Conference League che tutti chiedevano a gran voce e che ha portato milioni di persone in piazza.

Ora Mourinho può essere simpatico o antipatico, perchè i grandi uomini e i grandi comunicatori dividono sempre (spesso per invidia altrui), ma sembra davvero eccessivo quello che gli sta capitando, mettendosi in una realtà come Roma in cui non è evidentemente a suo agio, perchè ha dei paletti finanziari dovuti all’Uefa enormemente limitanti. Mourinho ci ha fatto un favore ad allenare la Roma, ma quando lo capirete sarà troppo tardi. Per carità, percepisce un lauto stipendio e perdere in casa con la Cremonese è inaccettabile, ma siamo sicuri sia esclusivamente colpa sua? Possibile che alcuni giocatori non siano estremamente sopravvalutati? Ne parleremo a fine stagione, magari con un’ennesimo miracolo dello Special.

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